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Xylella, gelate e vivai Di Gioia: '100 mln. € nel decreto in approvazione'
Xylella, gelate e vivai: Di Gioia annuncia il primo via libera al testo di legge per contrastare la batteriosi. Reazioni e commenti da opposizioni e Coldiretti.
L'assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, a margine della conferenza, convocata per fare il punto della situazione sul decreto Xylella, interviene sulle problematiche legate al comparto vivaistico e sulla questione delle gelate del 2018.
"Il decreto Xylella è in fase di approvazione: la Commissione Politiche Agricole, convocata presso la sede della Regione Puglia a Roma per martedì 12 febbraio, darà il via libera a un testo che ci consentirà, attraverso i 100 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, di mettere in campo utili strumenti operativi, destinati prevalentemente alla rinascita e ricostruzione del potenziale produttivo danneggiato dalla batteriosi. Aver analizzato questo provvedimento anche a livello locale ci ha consentito di poter apportare delle migliorie grazie ai preziosi suggerimenti provenienti dalle associazioni agricole e dai portatori di interessi locali. L'iter si concluderà in sede di Conferenza Stato Regioni, programmata il 13 febbraio alle ore 14.00".
"In merito alla protesta dei vivaisti - ha sottolineato di Gioia - si sta lavorando ad una soluzione quanto più condivisa possibile. Abbiamo raccolto le giuste istanze dei produttori ed è nostro obiettivo tutelarli dalla burocrazia, troppo spesso paralizzante, mettendoli nelle condizioni di lavorare e mantenere vivo un settore strategico per la nostra regione. Appare comunque difficile il rapporto con il Comitato fitosanitario nazionale che non si è espresso in modo chiaro sulle procedure da attuarsi. La speranza è di chiudere a livello regionale una regolamentazione in grado di risolvere le questioni poste".
Critica la posizione di alcuni consiglieri regionali di opposizione al termine della seduta della IV Commissione Agricoltura nella quale si sono svolte le audizioni sulla situazione del comparto vivaistico pugliese. A partire dal consigliere del M5S Cristian Casili: “Surreale la Commissione odierna, che avrebbe dovuto dare risposte certe ai vivaisti pugliesi che attraversano una crisi che li vede coinvolti da mesi. L’audizione dell’assessore Di Gioia ha messo in evidenza l’incapacità del Governo regionale e soprattutto la mancanza di coordinamento tra politica e struttura tecnica”.
"La Regione - aggiunge Casili - da tempo avrebbe potuto sbloccare la movimentazione delle 'piante specificate' nelle 'aree delimitate', ma nessuno si è voluto assumere la responsabilità, scaricando le competenze all’Osservatorio fitosanitario nazionale. L’art. 99 della Legge di stabilità regionale 2019 prevede: “La Regione Puglia tutela i vivai e i poli vivaistici presenti nelle zone delimitate, mediante azioni mirate di monitoraggio dell’area di 100 m. circostante il sito produttivo, in attuazione della lettera b), del comma 2, dell’articolo 9 della decisione (UE) 2015/789. I soggetti iscritti al Registro ufficiale dei produttori (RUP), siti nell’area delimitata e non autorizzati all’emissione del passaporto, possono essere autorizzati dall’Osservatorio fitosanitario regionale a produrre e commercializzare, esclusivamente all’interno dell’area delimitata, le piante specificate, con esclusione delle piante ospiti, prodotte all’interno di tale area”.
“I continui rimpalli di responsabilità tra assessorato e struttura tecnica - incalza il pentastellato - non permettono di dare applicazione alla disposizione approvata in Bilancio. A pagarne le conseguenze sono le imprese vivaistiche, costrette a chiudere le attività licenziando centinaia di lavoratori. Non è una novità che questa Regione si incarti su sè stessa, iniziando dai problemi che hanno coinvolto i vivaisti idruntini con le barbatelle oltre un anno fa, fino a interessare un intero comparto che non può più attendere le inefficienze della politica e la burocrazia”.
“Da tempo denunciamo la mancanza di personale afferente all’Osservatorio fitosanitario regionale e agli altri enti preposti alla gestione della Xylella fastidiosa - conclude Casili - l’assessore Di Gioia non sapendo che pesci prendere ha dichiarato che entro questa sera arriveranno i provvedimenti attesi dal mondo vivaistico e promessi già da mesi. Speriamo non sia l’ennesimo annuncio per prendere tempo senza che seguano le risposte auspicate”.
Sul tema delle gelate del 2018, intanto, l'assessore rassicura che "il Ministero ha confermato la volontà di mettere a punto una norma, che consenta la deroga al Piano assicurativo nazionale sì da permettere l'accesso al Fondo di Solidarietà nazionale agli agricoltori colpiti dagli eventi catastrofici di febbraio e marzo 2018. Il 14 febbraio si svolgerà a Roma una manifestazione per sensibilizzare il Parlamento ad esprimersi in tempi rapidi. Purtroppo - conclude di Gioia - il mondo agricolo pugliese si presenta diviso di fronte ad un appuntamento che avrebbe potuto essere l'occasione di una ritrovata condivisione delle priorità".
Sul tema interviene il Presidente della Commissione bilancio, Fabiano Amati, che commentando la riunione odierna della Commissione agricoltura sulla vertenza vivai, dichiara: “Approvo la mobilitazione-ultimatum dei vivaisti. Siamo di fronte a un estenuante rimpallo di responsabilità tra assessore e burocrazia regionale. L’uno dice che secondo lui si può fare e l’altro dice che non si può fare. In questi casi l’ordinamento ha un chiaro rimedio; l’importante che non vada a finire che la colpa è di chi lavora, cioè dei vivai, e di chi li supporta nelle loro richieste. Intervenga Emiliano prima che sia troppo tardi”.
“Non solo la tragedia della xylella – prosegue Amati - ma anche l’incapacità di autorizzare attività previste dalla legge e necessarie per salvare i vivai e migliaia di posti di lavoro. Sembra incredibile. Abbiamo approvato una legge che avrebbe dovuto semplificare le procedure per autorizzare la movimentazione di piante nella zona infetta, ma ci ritroviamo a vederla disapplicata in un ping-pong con le strutture burocratiche statali. Abbiamo norme chiare per consentire la deroga e autorizzare la movimentazione di piante all’esterno delle aree delimitate, ma abbiamo la pretesa di rimetterci alla decisione della Sezione fitosanitaria centrale, che comunque declina ogni competenza”.
“Ora si sono concessi altre 24 ore per prendere una decisione. Se ciò non dovesse accadere - conclude - io sarò in piazza con i vivaisti ovunque essi decidano di manifestare, perché non è possibile assassinarli nonostante la legge vigente prescriva chiaramente di aiutarli e salvarli”.
Sui temi caldi dell’agricoltura pugliese è sempre più critica anche la posizione di Coldiretti, attraverso le dichiarazioni del suo presidente, Savino Muraglia: “Abbiamo avuto conferma che la burocrazia riesce a fare più danni delle calamità. Il pasticcio in salsa pugliese del provvedimento regionale sulle gelate, voluto e approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, arenatosi nel 2018 nel ginepraio di delibere, bandi e firme, sarà riportato all’attenzione del Governo regionale per rifare tutto daccapo e ristorare con ‘poche risorse’, poche ma buone, gli agricoltori dopo oltre 1 anno dalle gelate del febbraio 2018”.
“Sul Decreto Centinaio - sottolinea Muraglia - l’Assessore regionale giustifica il ritiro per 15 giorni del provvedimento che ha consentito di spiegare, tra l’altro, agli agricoltori ‘le buone pratiche da rispettare in campagna’. Gli agricoltori sanno perfettamente e da sempre cosa devono fare per tenere puliti i terreni, quello che ancora non sanno è cosa devono fare per espiantare gli scheletri degli alberi secchi e per reimpiantare ed è quello di cui si doveva occupare l’Assessore regionale sin da subito. Per cui la rabbia degli agricoltori della Puglia si trasferirà a Roma martedì12 febbraio 2019, in Piazza Montecitorio”.
“Mentre si perde ulteriormente tempo a dibattere su quanti anni di galera dovranno spettare a chi non espianta - prosegue il presidente Muraglia - ci chiediamo se si stanno prevendo provvedimenti per superare i vincoli nazionali che non permettono l’espianto degli ulivi, perché si continua a fissare il dito senza guardare la luna”.
“Non ci accontentiamo di un ‘apparente lieto fine’ che non porta a nulla, non è più il tempo, non c’è più tempo per promesse futuribili, dei ‘faremo’, ‘parleremo’, ‘discuteremo’. Ci stiamo confrontando - aggiunge Muraglia - con i Parlamentari di tutti gli schieramenti perché domani saranno all’attenzione del mondo politico il Disegno di Legge su gelate e Xylella, e il Piano Centinaio su Xylella, che dovrà essere accompagnato da un altro provvedimento che lo renda operativo. Di tempo ne è stato perso tanto e oggi vanno date risposte concrete al mondo olivicolo”.
Coldiretti segnala di avere l’appoggio di numerosi Sindaci della Puglia, “nella denuncia degli insopportabili ritardi e rimpalli di responsabilità nell’affrontare la drammatica emergenza dei danni provocati dal gelo e dalla Xylella, che avanza inarrestabile distruggendo milioni di ulivi. Mentre gli agricoltori sono costretti a lasciare le proprie aziende, per salvare l’economia ed il lavoro di interi territori”.
“Si tratta di difendere il prodotto simbolo della dieta mediterranea - ribadisce Coldiretti in una nota - di fronte ad una crisi storica che va affrontata responsabilmente con interventi a livello regionale e nazionale, per garantire un futuro ad un settore strategico per il Made in Italy che vede impegnate oltre 400mila aziende agricole”.
“Dalla inarrestabile strage provocata dalla Xylella alle gelate, dai disastrosi eventi estremi all’invasione di olio straniero a dazio zero al falso Made in Italy fino ai cambiamenti climatici – si legge ancora nella nota - sono alcune delle criticità da affrontare per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini, il presidio del territorio, l'economia e l’occupazione nel settore olivicolo che rappresenta il volano dell’economia agricola pugliese”.
“Trovo sbagliato l’approccio di alcuni colleghi consiglieri – dichiara l’Assessore Leonardo di Gioia - che in presenza di un dissidio profondo tra me e la struttura dell’Ufficio fitosanitario regionale, di fatto teorizzino l’esigenza di una politica che si impone in maniera muscolare, al fine di far prevaler il proprio punto di vista”.
“Sono vicino ai vivaisti - prosegue Di Gioia - e per loro ho proposto un articolo nella legge di stabilità regionale per garantire la prosecuzione delle attività di commercializzazione delle piante e rendere concreta l’opportunità della movimentazione del materiale vegetale nelle aree infette. Ma non ho alcun potere di imporre atti amministrativi ai dirigenti che, in buona fede, si rifiutano di autorizzare procedure che ritengono non chiare”.
“Ai teorici dell’abuso d’ufficio per finalità nobili - conclude l’Assessore - rispondo che mio compito è quello di costruire strade possibili e non d’imporre soluzioni forzate alla Tecnostruttura. Nei giorni prossimi lavorerò per un ulteriore incontro che mi auguro sia risolutivo”.