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Xylella, il ministro Centinaio
in Salento tra gli ulivi infetti

Il ministro Gian marco Centinaio con il presidente Emiliano tra gli ulivi infetti del Salento. I commenti alla visita di Associazioni di categoria e politici.

“Una regia che coordini tutte le istituzioni per poter garantire da subito i provvedimenti necessari a far ripartire l’economia olivicola non solo salentina ma dell’intera Puglia che rappresenta il 50% della produzione nazionale”. E’ quanto ha sollecitato al ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio, nel corso della sua visita nelle province di Brindisi e Lecce colpite dalla xylella, da Agrinsieme Puglia:  il coordinamento regionale delle aziende e cooperative pugliesi di Cia, ConfAgricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative settore agroalimentare i cui rappresentanti hanno partecipato all’incontro in prefettura a Lecce con il ministro.

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In Agrinsieme condividono quanto affermato dal Ministro: “Si deve intervenire e non ci si può tirare indietro”, cos’ come l’intenzione di voler puntare sul reimpianto e sull’utilizzo di cultivar “resistenti”. Inoltre il coordinamento di Agrinsieme apprezza il riferimento fatto alla necessità di reperire risorse e alla disponibilità del governo “a dare una mano a livello economico” .

Nel sottolineare “l’importanza dell’impegno del nuovo governo sulla drammaticità della crisi economica, che sta cominciando a interessare anche l’olivicoltura barese - smentendo tra l’altro chi, con la complicità di scienziati disponibili e multinazionali dell’agricoltura, continua ancora a parlare di bufala” - Agrinsieme ha chiesto al ministro di “farsi fautore, insieme a tutte le istituzioni interessate, dall’Unione Europea ai Comuni,  dell’attuazione univoca di norme e misure di sostegno.

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“In questo senso - afferma il coordinamento delle diverse organizzazioni agricole - vanno utilizzati i fondi stanziati per l’attività di monitoraggio, abbattimento delle piante infette e i necessari trattamenti fitosanitari per fermare l’avanzata del batterio così come sono stati deliberati dall’autorità di gestione 50 milioni nell’ambito del Psr 2014-2020 per il ripristino del patrimonio agricolo danneggiato e il sostegno agli agricoltori, veri custodi del territorio”.

Infine Agrinsieme ha evidenziato la proposta di legge di iniziativa popolare ad hoc per il Salento, predisposta per la ricostruzione del suolo e del tessuto produttivo falcidiato dalla pandemia della xylella.

“Per Coldiretti il tema Xylella deve essere argomento immediatamente presente nell’azione parlamentare della 18^ legislatura del Parlamento italiano, perché è di importanza nazionale per il futuro dell’olivicoltura italiana, considerato che la Puglia garantisce oltre il 50% della produzione di olio italiano e la neonata collaborazione tra Regione Puglia e Ministero dell’Agricoltura deve rafforzarsi, piuttosto che essere indebolita da sterili polemiche", è quanto dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, in occasione del sopralluogo del Ministro Centinaio alle terre pugliesi così duramente provate dalla Xylella Fastidiosa.

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“Piuttosto che agitare lo spauracchio di improbabili commissioni d’inchiesta - sottolinea Cantele - sarebbe opportuno, così come indicato dal Ministro Centinaio, valutare con senso di responsabilità ogni proposta utile ad aiutare il mondo agricolo, vivaistico e dei frantoi di quelle aree, evitando di strumentalizzare politicamente ancora una volta un problema che è ricaduto esclusivamente sulla pelle degli operatori del settore delle province di Lecce, Brindisi e Taranto”.

“E’ salita a 1,2 miliardi la stima dei danni per il disseccamento degli ulivi e la conseguente perdita delle olive - aggiunge Cantele - a causa del diffondersi della Xylella che ha infettato oltre 10 milioni di piante in Puglia, dove è comparsa per la prima volta nell’ottobre del 2013, quando fu data la prima segnalazione di anomali disseccamenti su un appezzamento di olivo. In cinque anni si sono susseguiti errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente alle porte della provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione”.

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Necessaria, anche per contrastare le continue fake news sul tema - dice Coldiretti Puglia - una seria comunicazione istituzionale regionale, nazionale e comunitaria capillare ed efficace che guidi tutti gli agricoltori già danneggiati su prospettive che assicurino un futuro alle aree colpite e preservare le zone ancora indenni.

“La sperimentazione e gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei – conclude Cantele - sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza, sviluppati fino ad oggi grazie all’impegno volontario di iniziativa privata e ricercatori che vanno supportati in modo tangibile, così come i progetti di rinaturalizzazione”.

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“Ora il pericolo più incombente - incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - riguarda la piana degli olivi e le distese di mandorleti e ciliegeti tra le province di Bari e Brindisi e gli oliveti produttivi delle province di Bari e BAT. E’ vitale in questa fase una dialettica chiara tra il Governo italiano e l’UE per scongiurare certamente la procedura di infrazione ma, soprattutto, per mettere in atto una strategia compatta e condivisa contro una batteriosi che corre veloce e che porti risorse. Forse finalmente ci si è resi conto che la Xylella è un problema nazionale e che se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare”.

“La zona di contenimento si è allargata pericolosamente a nord - ha concluso Corsetti - e il fronte della malattia è molto ampio, le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate senza se e senza ma, perché come diciamo ormai da 5 anni attirandoci gli strali di pochi irresponsabili, se fossero stati eradicati pochi alberi nel 2014, oggi la situazione non sarebbe così drammatica. E tutti, agricoltori ed enti pubblici, devono attuare le buone pratiche agricole”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha invitato presso la presidenza della Regione, lunedi 23 luglio, alle ore 11, gli onorevoli Paolo De Castro e Raffaele Fitto per discutere della proposta che stanno portando avanti a livello comunitario connessa alle problematiche della Xylella: "Il confronto con i nostri due europarlamentari – ha dichiarato Emiliano - servirà a coordinare gli interventi che sono e saranno messi in campo per gestire la fase di rilancio dell'olivicoltura pugliese ed in generale dell'agricoltura della nostra Regione".

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La cosa ha naturalmente subito riscontrato la soddisfazione dell’europarlamentare salentino Raffaele Fitto: “Oggi, anche a nome del collega Paolo De Castro, ho partecipato ad un confronto serio e costruttivo fra tutte le Istituzioni locali con il Ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ed ho potuto ribadire la nostra proposta: un Piano di Ristrutturazione post Xylella, una misura economica e urgente che dia un concreto aiuto agli agricoltori i cui uliveti sono stati distrutti dal batterio. Una misura sicuramente complementare a qualsiasi altro provvedimento legislativo o amministrativo che il Governo nazionale o il Parlamento vorranno adottare”.

“Il fatto che siamo sulla buona strada lo dimostra anche la volontà di collaborare della Regione Puglia. Lunedì  prossimo, così come annunciato dallo stesso Emiliano, saremo a Bari in Presidenza per illustrare il suddetto Piano e programmare il prossimo step”.

Dario Stefàno

Più critico, invece, Dario Stefàno (PD): "Mi aspettavo un po' di quel pragmatismo e decisionismo tanto decantato dal Ministro Centinaio. E invece, di nuovo solo preamboli, riassuntini e ecumeniche dichiarazioni d'intenti".

"Tutti annunci che fanno il paio con la scelta di far coincidere la sua visita in Puglia in un giorno di denso lavoro parlamentare, tanto che all'ordinaria convocazione delle rispettive Aule di Montecitorio e di Madama si aggiunge la convocazione del Parlamento in seduta comune per l'elezione di 8 membri del CSM e di un giudice della Corte costituzionale".

"Una scelta - ha continuato Stefàno -  che lascia crescere il sospetto di una ricerca di espedienti per rendere impossibile la presenza dei diversi parlamentari del territorio, evitando così diretti confronti o naturali incalzamenti".

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"Abbandonato dunque anche il mantra leghista sull'importanza del territorio e sul rispetto dei loro rappresentanti, il saldo della visita di Centinaio in Puglia è praticamente un "buone vacanze a tutti". Un ossequio, magari, alla delega sul turismo tenacemente voluta. Peccato però che la Xylella non vada in vacanza".

In sintonia la nota e le riflessioni dell’europarlamentare di LeU, da sempre impegnato nella questione della xylellla, Massimo Paolucci: “È necessario un piano di intervento sui territori salentini colpiti dalla Xylella. Abbiamo incontrato a Bruxelles i rappresentati della Commissione DG Agri e della DG Santè e, abbiamo condiviso la possibilità di intervenire tempestivamente facendo riferimento alla normativa vigente ed investendo le risorse disponibili nel PSR della Regione Puglia mettendo i salentini nelle condizioni di garantire una produzione di qualità”.

“Le risorse ci sono e vanno immediatamente ripartite tra le imprese, la ricerca e la valorizzazione delle cosiddette “buone pratiche” - ha aggiunto Paolucci - In un quadro drammatico, come quello prodotto dalla fastidiosa xylella, non si possono trascurare i piccoli proprietari terrieri le cui terre rappresentando l’80% della superficie agricola del Salento. A loro tutela c’è, infatti, il Regolamento 1040/2002 della Commissione Europea che basterebbe applicare”.

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“Basta con rocamboleschi giri di parole e continui rinvii attribuiti ad una inesistente burocrazia – ha concluso - si intervenga tenendo insieme la tutela del paesaggio, dell’ambiente e soprattutto della produzione agricola”.

“È stata una buona idea invitare il Ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio qui in Puglia. ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine dei sopralluoghi nei campi salentini colpiti da Xylella. In particolare, nei due campi visitati prima a Cannole e poi a Presicce, dove si stanno sperimentando diversi metodi per contrastare la Xylella, rispettivamente con preparati chimici e con innesti”.

“Il ministro ha parlato con i contadini, si è reso conto che i pugliesi non sono diversi da tutti gli altri contadini italiani e questa conoscenza diretta è importantissima. Siamo convinti che bisogna varare un piano B, a prescindere dal frenare il morbo, per non farlo risalire lungo l'Italia e a prescindere dal contenimento della malattia”.

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“Ci sono due livelli della battaglia - ha spiegato Emiliano - evitare che l’infezione si estenda ad altre zone, e per quello non c’è altro rimedio che tagliare gli alberi infetti nella zona cuscinetto, come peraltro impone l’Unione europea. E poi c’è la battaglia per restituire un futuro all’olivicoltura pugliese, che è stata colpita duramente. Qui c'è gente che ha dovuto licenziare, che non riesce più a far funzionare le proprie aziende. Adesso bisogna offrire a queste persone la possibilità di combattere con noi questa battaglia senza chiudere i frantoi e le cooperative”.

“Abbiamo fatto il primo sopralluogo in un oliveto ammalato – ha precisato il Governatore - che però è rimasto produttivo, da quello che si può vedere, grazie a una lotta chimica: gli alberi malati, grazie a un preparato, sono stati messi in condizione di produrre. E quindi la prevenzione del disseccamento attraverso questo medicinale che viene utilizzato ha dato dei risultati e li abbiamo mostrati al ministro”.

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“Poi c’è la strada degli innesti - ha proseguito Emiliano - e le due strategie non sono affatto in conflitto l’una con l’altra, anzi, potrebbero essere complementari. Insieme questi strumenti possono dare un buon risultato. Nel secondo sopralluogo abbiamo infatti visto vari tipi di ulivo che sono stati innestati, per verificare se in questa maniera è possibile salvare gli alberi monumentali, che sono ovviamente quelli che ci preme di più non tagliare, attraverso la verifica della resistenza di queste varietà, cultivar si dice con termine tecnico, rispetto alla xyella.  Questo evidentemente è un compito molto importante anche perché può rideterminare centinaia di nuove cultivar di ulivo fino ad oggi non utilizzate, che potrebbero essere resistenti o, speriamo in un miracolo, addirittura indenni dalla malattia. Ma bisogna studiare e ci vorranno anni per trovare queste nuove cultivar di ulivo”.

Il Ministro Centinaio e il Presidente Emiliano a Lecce, in Prefettura con il Prefetto Claudio Palomba, hanno incontrato istituzioni scientifiche, rappresentanti sindacali e delle associazioni degli agricoltori, sindaci e parlamentari delle province di Lecce e Brindisi, presidenti delle Province e autorità.

(gelormini@affaritaliani.it)