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Xylella, l'Inferno di Emiliano
e l'inverno degli ulivi in Salento
Si complica la situazione Xylella nella Puglia salentina, dopo il rinfocolare degli effetti del batterio e delle polimiche relative agli abbattimenti delle piante perdute, e l'auspicata cinta di protezione, che richiederebbe il sacrifcio di un numero di alberi oggi al centro della diatriba.
Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha incontrato i sindaci e gli amministratori di Trepuzzi, Torchiarolo, Gala
L'incontro si è tenuto a Bari nella sede del comando del Corpo forestale dello Stato, alla presenza del commissario straordinario per l'emergenza Xylella, Giuseppe S
Alla fine dell'incontro si è convenuto di mantenere tra i sindaci interessati e la Regione Puglia uno stretto collegamento, che consenta di affrontare nel migliore dei modi le preoccupazioni e, in alcuni casi, la disperazione di coloro che devono procedere agli abbattimenti. In particolare si è convenuto di ribadire che allo stato non esiste alcuna cura per gli alberi malati e che le sperimentazioni in atto da parte degli esperti del settore non hanno l'ambizione di guarire le piante, quanto piuttosto di migliorarne la capacità di resistenza al batterio.
Il batterio pertanto non può essere sconfitto o arrestato nella sua espansione, se non attraverso l'abbattimento delle piante malate, nonché di quelle che circondano le piante infette, secondo le direttive ricevute dall'Unione europea.
Su questo punto non esiste alcun potere dei sindaci o del presidente della regione per cambiare le regole internazionali di quarantena univocamente riconosciute da tutti gli Stati membri dell'Unione europea.
Ciononostante, si è ribadita la necessità di sostenere, come già la Regione Puglia sta facendo con proprie risorse, tutte le attività di ricerca finalizzate a combattere meglio l'infezione e soprattutto di dar vita il più presto possibile ad un incontro tra tutti gli scienziati che sono in questo momento attivi sul fronte della ricerca, al fine di consentire un confronto ed una comunicazione all'esterno in margine alle loro attività.
In questo modo l'opinione pubblica potrà prendere atto delle attività di ricerca in corso.
Inoltre si è convenuto di verificare l'attuale legislazione al fine di rafforzare il divieto di edificare nelle aree oggetto di espianto degli ulivi malati.
Si è altresì deciso di chiedere al ministero dell'Agricoltura e al commissario Silletti di valutare di integrare la quota dei risarcimenti già fissata a 160 euro circa per pianta, anche con un'ulteriore quota di 38 euro finalizzata al temporaneo reimpianto di nuove specie coltivabili.
Il presidente della Regione ha convenuto ancora con i sindaci sulla necessità di consentire alle aziende colpite dalle eradicazioni, e che a causa di queste ultime fossero nella impossibilità di sopravvivere, di procedere all'impianto di nuove colture consentite, in modo temporaneo, al fine di evitare la desertificazione e per negoziare ogni possibile aiuto compatibile con le direttive europee.
È stata altresì congiuntamente concordata la necessità che i sindaci promuovano un'attività di comunicazione e sensibilizzazione delle popolazioni dei loro comuni in margine alla particolare gravità del momento.
In conclusione, si è in questo modo stabilito di operare in modo congiunto e condiviso sui punti di cui sopra, consentendo alla popolazione di conoscere in modo trasparente e dettagliato ogni decisione dell'Unione Europea, del Governo italiano, del commissario Silletti.
(gelormini@affaritaliani.it)