Roma

Il nuovo Impero Romano di Gualtieri punta sulle Società Benefit certificate

Cento aziende locali trasformate con l'aiuto del Campidoglio. Roma, città delle società sostenibili

Roma Capitale ha dato vita a un'iniziativa pionieristica che ha coinvolto circa 100 aziende locali, permettendo loro di intraprendere un percorso gratuito e collettivo per diventare Società Benefit.

Grazie al programma innovativo sviluppato dall’Assessorato Attività Produttive e Pari Opportunità attraverso la Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma, in collaborazione con Nativa - si legge in una nota - quasi il 40% delle imprese partecipanti ha completato con successo la trasformazione, con risultati concreti: in un solo anno il numero di Società Benefit nella Capitale è cresciuto del 15%. Un risultato bene augurante per l’ambizioso traguardo di fare di Roma la capitale mondiale delle società sostenibili. Un obiettivo che è alla portata della città, e sul quale l’amministrazione scommette, puntando anche sull’attrattività internazionale del modello.

Il modello innovativo a sostegno delle pmi

Questo modello innovativo ha infatti reso la sostenibilità accessibile anche alle piccole imprese, dimostrando che non è un privilegio riservato alle grandi aziende. Le realtà coinvolte spaziano tra settori diversi, dall'abbigliamento all'edilizia e design, dall'alimentare al packaging, fino alla consulenza aziendale, ai servizi culturali e alla formazione, rappresentando appieno la ricchezza e la varietà del tessuto economico capitolino.

Un'impresa comune alla base della Roma del futuro

I risultati della prima edizione sono stati presentati al Campidoglio durante l'evento “La Roma del futuro sarà un’Impresa Comune”, alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri. L'iniziativa ha coinvolto relatori di spicco come Stefano Zamagni, Professore dell'Università di Bologna; Enrico Giovannini, Direttore scientifico dell'ASviS; Giovanna Gregori, Direttore Esecutivo di Aidaf; Lara Ponti, Vicepresidente di Confindustria; Lorenzo Fioramonti, ex Ministro dell'Istruzione; Mauro Del Barba, Presidente di Assobenefit e promotore della legge istitutiva delle Società Benefit e il Co-fondatore di Nativa Paolo Di Cesare.

Nello statuto aziendale la clausola del beneficio comune

Le aziende partecipanti hanno formalizzato nello statuto una clausola di beneficio comune, impegnandosi su obiettivi come:

●Inclusione sociale e pari opportunità (70%): promozione di ambienti di lavoro inclusivi e accesso al lavoro per categorie svantaggiate.

●Sostenibilità ambientale (65%): riduzione dell'impatto ecologico e uso di materiali eco-compatibili. ●Innovazione responsabile (58%): sviluppo di tecnologie sostenibili e digitalizzazione.

●Valorizzazione delle comunità locali (54%): sostegno a progetti sociali e culturali.