Roma
5g a Roma, la rivolta dei gestori telefonici contro Gualtieri: ricorso al Tar
Una rete che rischia di non reggere il carico dei pellegrini del Giubileo e un progetto chiuso: queste le critiche mosse dagli operatori telefonici
5g a Roma: i gestori telefonici nella città sono in rivolta contro Gualtieri. Le principali compagnie di gestione telefonica e le tower company di Roma sarebbero pronte a presentare ricorso al Tar contro il bando per la rete 5g.
Si tratta del piano da circa 98 milioni (di cui 20 derivanti dai fondi di Roma Capitale per il Giubileo) presentato il 16 marzo scorso volto a costruire una rete 5G e wifi con 100 punti di accesso in tutta la città, grazie a una rete di cosiddette small cells. Entro l'inizio del Giubileo è prevista l'estensione della nuova rete anche alla linea A della metropolitana. Entro fine 2025 sarà estesa alla linea B. Il bando scade il 5 giugno e la gara dovrebbe concludersi a ottobre. La concessione ha una durata di 20 anni.
Contro questo piano i gestori telefonici avrebbero inviato una lettera alla segreteria del sindaco Gualtieri, chiedendogli un incontro senza però ricevere risposta.
Le criticità individuati dai gestori telefonici
Si stima che per il Giubileo del 2025 arriveranno a Roma più di 30 milioni di pellegrini. La critica mossa dai gestori telefonici è che se non verranno coinvolti nella nuova infrastruttura, questa rischia di non reggere. “Il rischio - dicono - che la rete vada in sovraccarico senza il coinvolgimento dei maggiori player del settore è alto”.
Altra criticità individuata è che il progetto del Comune si basa su un partenariato pubblico-privato con l'azienda Bai Communications. Sarebbe, secondo le critiche mosse dai gestori telefonici, un progetto chiuso che lascerebbe fuori altri player del settore.
Altra criticità individuata c'è la concessione a un solo soggetto in esclusiva per le infrastrutture della metropolitana senza prevedere un tariffario. L'azienda potrebbe quindi scegliere in regime di monopolio le tariffe per l'acceso degli altri operatori di telefonia. Infine i gestori lamentano il fatto che prima che venisse presentato il piano, era già in corso da due anni una rinegoziazione della convenzione con Atac. Tuttavia l'arrivo del piano ha superato questa rinegoziazione.