Roma

8 marzo, sciopero delle donne. “Quale festa, in piazza come negli anni '70”

Non Una di Meno contro la violenza aderisce allo “sciopero globale” insieme ad altri 40 Paesi nel mondo

Lavoro e welfare, femminismo migrante, diritto alla salute sessuale e riproduttiva, educare alle differenze, percorsi di fuoriuscita dalla violenza, sessismo nei movimenti, narrazioni della violenza attraverso i media, piano legislativo e giuridico: otto punti per ribadire il rifiuto alla violenza sulle donne e alla violenza di genere.

 

 


La Rete Non Una Di Meno ritiene sia ora di tornare a scioperare e aderisce allo sciopero globale in occasione della Giornata internazionale della donna insieme ad altri 40 Paesi nel mondo. Altro che festa e rametto di mimosa.

L’8 marzo tornerà a essere un momento di mobilitazione femminista attraverso lo strumento dello sciopero generale, indetto ad oggi dalle sigle sindacali: Usi, Slai Cobas per il sindacato di Classe, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc Cgil, per garantire un’astensione reale dal lavoro produttivo e riproduttivo e il coinvolgimento delle donne dentro e fuori i luoghi i lavoro.

Le donne, e non solo, scenderanno in strada ancora una volta in tutte le città italiane con cortei, assemblee nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali, nelle università, per mostrare con forza che la violenza maschile contro le donne è una questione strutturale alla società, che attraversa ogni luogo, dalle case ai posti di lavoro, dagli ospedali alle università, dai media alle frontiere, e che in ogni luogo va contrastata.
L’8 marzo si interromperà quindi ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società.

Sarà una protesta attuata con modalità differenti, durerà 24 ore, i suoi colori saranno il nero e il fucsia e il simbolo la matrioska di Non Una Di Meno, esposta nei luoghi in cui le donne sciopereranno. Sarà inoltre realizzata a livello nazionale un'azione di twitter storm.