8 marzo, scuole chiuse, bimbi a casa e mamme "prigioniere"
Sciopero dell'8 marzo: maestre e educatrici in piazza contro il sessismo e il precariato
Asili e scuole dell'infanzia chiuse, maestre in piazza, bimbi a casa, mamme “intrappolate” per lo sciopero dell'8 marzo.
Secondo l'Usb a Roma le adesioni all'astensione dal lavoro sono state alte, in particolare tra le lavoratrici del settore scolastico. Le maestre e le educatrici hanno manifestato a piazza San Cosimato e poi in corteo davanti al Miur con lo slogan: "Fuori il sessismo dalla scuola". Sessismo ma anche e soprattutto precariato, il dramma del nuovo mondo del lavoro. "Non vogliamo una scuola fatta da lavoratrici e lavoratori precari, ne una scuola che diffonde stereotipi", affermano.
"Lo sciopero sta andando molto bene nel settore scolastico educativo, che e' quello a più alta concentrazione di lavoro femminili, soprattutto nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Roma", afferma pure Roberto Betti, del sindacato generale di base Sgb.
“Stessa cosa per Alitalia, in particolare nel settore di terra e operaio. Stanno manifestando anche i lavoratori esternalizzati del Pertini, e sotto la Regione Lazio ci sono oltre 500 manifestanti per rappresentare le vertenze del lavoro soprattutto nella sanità, nei centri antiviolenza e contro l'obiezione di coscienza che nel Lazio raggiunge l'80%", dichiara Licia Pera dell'Usb.