Roma

9 anni: trova e conserva sassi d'amianto. Chiusa la scuola, la mamma non s'arrende

Ha raccolto sassolini per un un anno intero per poi scoprire all'improvviso che tutti quei pezzettini conservati gelosamente in un grande vaso di vetro, erano “brutti e cattivi”. E che quella sua passione tutta infantile di collezionare sassi, era la cosa più pericolosa che potesse capitarle.
La storia di Valentina è una storia vera, così come vero è il nome della bimba che oggi, all'età di nove anni, decide di raccontare, scrivere e consegnare in una lettera ad affaritaliani.it il momento in cui ha conosciuto il significato della parola “amianto”.
Tutto comincia nel 2011 quando la bimba inizia a frequentare la scuola materna comunale “Finestra sul mondo”, una bellissima struttura immersa nella campagna, nel territorio di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno, con un centinaio di alunni.
La piccola inizia la sua raccolta di sassolini che consegna alla mamma perché possano essere conservati. Quei sassolini diventano compagni di giochi, strumenti per imparare a contare e a scrivere lettere sui marciapiedi.
Fino a quando uno dei genitori dei bimbi che frequentano l'asilo si fa venire il dubbio: quei sassi sono troppo friabili ed hanno forme molto strane. Scoppia l'allarme e partono le operazioni di verifica: sopralluoghi e carotaggi. Si scopre che il terreno del giardino è intriso di amianto, che basta scavare qualche palmo per trovare scarti frantumati, piccole scaglie polverose. E che anche nei campi che circondano la struttura, appena fuori il cancello, sono sparse lastre di copertura in eternit.
Interviene l'Osservatorio Nazionale Amianto con un esposto e nel giro di una settimana, il 19 marzo 2012, la scuola viene chiusa. “Fino ad allora l'amianto non sapevo nemmeno cosa fosse” racconta la mamma Antonella, che oggi è la coordinatrice nazionale genitori dei ragazzi esposti dell'Ona. Una scoperta che coincide con l'inizio di un incubo e di una dura battaglia legale.
Guidata dall'avvocato Ezio Bonnani, presidente dell'Ona, la signora Antonella presenta una denuncia contro ignoti alla Procura di Livorno: i tempi della giustizia sono lunghi e dopo tre anni, proprio quando si sperava in un vero interessamento da parte delle autorità, nel settembre del 2014, arriva la richiesta di archiviazione delle indagini.
“Da mamma cerco di continuare a lottare ma ogni tanto ho qualche momento di cedimento, soprattutto quando penso a quello che potrebbe accadere alla mia bambina tra trent'anni” si confida la signora Antonella.
Ora il giudice dovrà pronunciare sul ricorso presentato dall'Ona contro la richiesta di archiviazione. Quella che ha frequentato Valentina è solo una della 2.400 scuola italiane contaminate dal micidiale minerale.

(V. Renz.)

 

LA LETTERA

“Mi chiamo Valentina sono la figlia di questa grande mamma, che combatte tutti i giorni per togliere questa schifezza dalle scuole.
La mia storia inizia all'età di soli 4 anni quindi la racconterò un po a modo mio troppo piccola per ricordare tutto.
La mia scuola si chiamaFINESTRA SUL MONDO e lo era veramente. Un giardino meravigliosi con tanti giochi ....io sono un po fissata con raccogliere sassolini sono un po come la mamma quando lo rivedo mi ricorda .Vicino allo scivolo ci sono tantissimi sassolini e io ogni giorno mi riempi o le tasche del mio grembiulino e via di corsa li porto a casa tutti i giorni la mamma li mette in un grande barattolo di vetro sono i ricordi della mia scuola.
Ma un giorno tutto questo non succede più la mamma butta via tutto pure il grande barattolo.
Io non chiedo .......ma chiedo il giorno dopo quando arrivando a scuola le maestre ci dicono che non possiamo andare più nel nostro giardino .La mamma mi dice che nel giardino c'è una cosa che danneggia la salute...
In pochi giorni la mia mamma con un suo amico fanno chiudere pure la scuola e li inizia un grande lavoro che io non sono in grado di spiegare troppo piccola ...Però so ché tu hai la forza di non lasciar perdere la forza di non dimenticare, la forza di lottare la forza di sorridere anche quandoi non ' ne hai voglia. Non so se vincerai questa battaglia , ma sono sicura che c'è lai messa tutta...
Quel giorno ho imparato una nuova parola Amianto...
Vorrei dire grazie alla mamma e al suo amico Bonanni per aver dato ad altri bambini la scuola che io non ho avuto....”
                                                                                                                               Valentina