Accordi M5S-Tredicine: Meloni si ammutina e denuncia la Festa della Befana
L'assessore M5S contro Coia: "Accordi coi Tredicine per i banchetti"
L'assessore Meloni è il nuovo ammutinato in casa M5S. Intervistato dal Messaggero sulla Festa della Befana in Piazza Navona ha dichiarato che era lecito pensare che, visto l'esito del provvedimento, il consigliere M5S Andrea Coia si fosse accordato con la famiglia Tredicine.
La risposta del sindaco Virginia Raggi è arrivata nel pomeriggio di venerdì, quando secondo alcune indiscrezioni ha chiamato infuriata il suo assessore al Turismo per chiedere spiegazioni riguardo all'uscita infelice, che rischia di compromettere la giunta 5 Stelle.
Un'insinuazione pesante, che sottende accordi illeciti tra la storica famiglia dei bancarellari che da decenni detiene il comando della piazza durante la Festa della Befana.
Non è bastato il nuovo bando M5S per trasformare la manifestazione natalizia in un evento virtuoso. E sebbene le polemiche siano nate e cresciute una volta pubblicata la nuova graduatoria che ha visto ancora una volta prevalere i Tredicine, che a commentare negativamente sia un esponente del M5S è clamoroso.
L'affermazione di Meloni non è stata presa con leggerezza nemmeno dall'opposizione e il Pd in Campidoglio ha reagito immediatamente. La capogruppo Michela Di Biase in una nota ha chiesto all'assessore Meloni di bloccare l'iniziativa e annullare il bando oppure di dimettersi: “Oggi il presidente M5S non può più nascondere la sua responsabilità per una scelta che favoriva pochi monopolisti del settore a discapito della qualità dell’evento. Il consigliere Coia, considerate anche le accuse a lui lanciate dall'assessore alle attività produttive, dovrebbe lasciare ad altri la guida della commissione".
E prima che trapelasse la notizia della sfuriata telefonica Raggi-Maloni c'era già chi si chiedeva quale testa sarebbe caduta col nuovo ammutinamento: “Dopo le rivelazioni tardive dell'assessore Meloni mi chiedo chi butterà giù dalla torre ora la Sindaca Raggi, l'assessore Meloni che si toglie i sassolini dalle scarpe o il consigliere 'Coiacine'? O continuerà a tenerli tutti e due, come lascia presagire il silenzio di queste ore del Campidoglio, perseverando nel grande inganno che è il M5S?”, si è domandata su Facebook la consigliera capitolina del Pd Valeria Baglio.
Anche la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi ha commentato: “Parole pesanti quelle di Adriano Meloni nell’intervista pubblicata oggi dal Messaggero. Dopo giorni in cui, più per dovere che per convinzione, ha provato a difendere il bando su Piazza Navona, in un sussulto di onestà intellettuale l'Assessore ammette quello che è sotto gli occhi di tutti e che andiamo dicendo da giorni, e cioè che l’'operazione Piazza Navona' condotta in questi mesi dal Presidente della Commissione Commercio Capitolina Andrea Coia ha riconsegnato per i prossimi 9 anni la manifestazione nelle mani della lobby romana del commercio ambulante”. Come la capogruppo Di Biase, Alfonsi ha chiesto a Meloni di annullare il bando o di subirne le conseguenze.
Intanto, una nuova polemica colpisce la Festa della Befana: non ci sarà, infatti, alcuna animazione per i bambini. A farla da padroni saranno solamente i banchetti e non le attività per i più piccoli visto che il Comune di Roma ha bocciato tutte e tre le proposte presentate dalle associazioni in un nuovo avviso pubblico dopo che il primo bando era andato deserto.
Le offerte sono state escluse dalla commissione di valutazione per carenze nella documentazione presentata. Il progetto prevedeva l'allestimento di 12 spazi per programmi di animazione culturale, attività socio-educative e solidali, e iniziative promozionali di tecnologia applicata all’artigianato per bambini, ragazzi e famiglie.
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