Roma

"Accordi per tenere il massimo riserbo". Casamonica, il vescovo andava avvertito

"Sarà una messa normale con le letture del giorno. Esattamente come vengono celebrate per tutti". A parlare è padre Francesco Fissore, parroco della chiesa San Girolamo Emiliano di Casal Morena, a Roma, dove mercoledì ci sarà la messa in suffragio di Vittorio Casamonica.
"Con i parenti mi ero accordato di mantenere il massimo riserbo, evitando manifesti in giro - ha aggiunto il parroco - anche io non l'avevo inserita sui fogli parrocchiali. Sarebbe stato meglio alla luce delle polemiche degli ultimi giorni".

Ma una lancia in favore dell'operato del parroco la spezza Don Giulio Maspero, teologo, docente alla Pontificia Università della Santa Croce risponde a Radio Vaticana alle domande di chi si era indignato per le esequie di Vittorio Casamonica: "È bene - dice - non giudicare, mai. Fare il parroco non è una cosa facile: spesso si è esposti a pressioni enormi. E tante volte anche la bontà e il dovere dell'accoglienza vengono strumentalizzati".
"Se il solo fatto di essere peccatori ci impedisse di ottenere le esequie, nessuno di noi le avrebbe. Nel caso del 'peccatore manifesto' - precisa il teologo - quando si potrebbe dare scandalo ai fedeli permettendo il funerale, è bene che il parroco avverta il vescovo o l'ordinario del luogo che dovrà decidere sul da farsi. Però sarebbe cosa giusta, in questi casi, non anticipare il giudizio di Dio".

Don Maspero, poi, si sofferma sulla chiarezza, senza alcuna possibilità di interpretazioni erronee, del Diritto Canonico: "Dà indicazioni certe, precise. Qualora fossimo davanti a un eretico, uno scismatico, un apostata le esequie non sarebbero permesse. Perchè saremmo di fronte ad un peccato pubblico manifesto di ampia gravità affermato dalla persona stessa. Per esempio, l'eretico non è eretico a caso: sfida apertamente l'autorità della Chiesa. E la Chiesa, volendo rispettare la sua libertà di rimanere nel peccato, non gli concede le esequie. Non è una forma di punizione ma, in fondo, di misericordia, di rispetto della libertà dell'uomo".