Roma

L'M5S porta Esposito in Tribunale. "Accostare il Movimento alla mafia è reato"

Respinta la richiesta di immunità parlamentare: udienza il 13 maggio

Il senatore Pd Stefano Esposito finisce davanti ai giudici per aver definito il consigliere regionale Barillari colluso con i 'clan mafiosi di Ostia'. L'allora commissario del Pd e il presidente "dem" Orfini, proprio nel periodo di Mafia Capitale e dell'arresto dell'ex presidente Andrea Tassone, avevano accusato il consigliere regionale del M5S accusandolo di essere un 'colluso inconsapevole' con i clan mafiosi di Ostia.

Barillari aveva poi querelato per diffamazione Esposito che ora dovrà presentarsi in udienza il prossimo 13 maggio dove il giudice dovrà decidere se il senatore potrà o meno avvalersi dell’immunità parlamentare o rispondere del reato di diffamazione.
"Ricordiamo che la Procura di Roma ha messo un concetto nero su bianco - ricorda la parlamentare pentastellata Roberta Lombardi - accostare il nome del Movimento 5 stelle alla mafia è reato, in questo caso proprio un reato di diffamazione, motivo per il quale anche per lo stesso Marino era stato disposto il giudizio. A tutti questi signori ricordiamo: scrollarsi di dosso le proprie responsabilità è un gioco che non funziona più. E a te Esposito facce vede che sei un uomo: rinuncia all'immunità", conclude Lombardi.