Roma
Acea, conguaglio monstre da 65 mila euro: 10 anni senza mai una “lettura"
Sorpresa post vacanze: il conguaglio dopo che aveva dato la disdetta. La storia su Fb
“Gentile utente, lei deve all'Acea 65 mila ero e spicci per un conguaglio di 10 anni”. Torna dalle vacanze, va nella vecchia casa e ritira la posta. Sorpresa ai limiti dell'infarto: la società di piazzale Ostiense, ormai specializzata nella spedizione di bollette pazze e richieste di pagamento mostruose, gli recapita una bolletta-conguaglio di 10 anni per un importo pari a 65.551 euro virgola 80, per un ricalcolo dei consumi che parte dall'aprile 2006 e finisce il 13 maggio del 2016.
Dieci anni in cui l'Acea, pur avendo installato un contatore digitale, non ha mai effettuato alcuna lettura e così la rabbia e la preoccupazione di Daniele Cametti Aspri diventa un post social, propedeutico all'inizio di una guerra contro l'Acea: ”L'ho ritirata venerdì scorso ed è datata 19agosto. L'Acea mi chiede soldi solo perché ho dato disdetta dell'utenza non abitando più in quella casa e ho cambiato gestore. Capite? Loro per due anni non mi hanno più mandato bollette e quele che ricevevo le ho sempre pagate regolarmente, quando poi io recido il contratto scoprono che io dovrei pagare 10 anni di conguagli pur avendo un contatore digitale e sapendo di dover fare almeno una lettura ogni anno”.
E così la sorpresa mista a indignazione e al timore di dover affrontare un lungo contenzioso legale, si trasforma in una storia in cui Daniele ripropone i soprusi della burocrazia contro i cittadini. Da leggere, così come l'eventuale lettera di risposta che Acea vorrà spedirci in risposta al pezzo segnalato all'Ufficio Stampa.
Ho sempre pagato le mie bollette ACEA elettricità e venerdì scorso mi è arrivato un conguaglio di 10 anni di fornitura per un totale di 65.551,80 EURO. Non hanno MAI effettuato una lettura del contatore!
Lo dico di getto, così come mi viene, perché sono notizie che cambiano la vita, sicuramente non in meglio ed alla fine girarci intorno non serve, meglio affrontare il problema nella sua cruda realtà.
Mi sono disperato, ho urlato, ho visto vacillare la mia vita e quella della mia famiglia in un attimo, mi sono sentito perso, abbandonato in un paese che non ti da nessuna protezione, in cui la mala gestione ha un effetto diretto ed immediato sulla vita dei cittadini. Ho problemi di pressione e non vi racconto le condizioni in cui sono ancora oggi. Vivo con il Moment in una tasca ed il Lasix nell’altra.
Poi sono stato tranquillizzato da un amico avvocato, che avremmo potuto combattere insieme questa "cosa". Ma vi rendete conto? SESSANTACINQUEMILA EURO perché mi sono fidato di un servizio pubblico che ha svolto male il suo lavoro? Avrebbero dovuto fare per legge una lettura al mese (ho il contatore digitale) e qualora non avesse funzionato, almeno una lettura l’anno e fatturarmi quel poco o quel tanto che sia in modo che fossi in grado di accorgermi e valutare un consumo abnorme e scoprirne le cause. Invece no. Niente. Nulla in 10 anni! Siamo come fuscelli esposti alla furia dei venti. 65.551,80 euro sono l’equivalente del mio lavoro di 3 anni, il costo di un piccolo monolocale che non possiedo (sono in affitto), una cifra spropositata ed irraggiungibile per un servizio che non ho mai richiesto in queste modalità. Mi hanno dato la possibilità di indebitarmi sopra le mie forze per poi mettermi un cappio al collo.
Ed adesso cosa dovrei fare secondo loro? pagare entro il 19 settembre (20 giorni) o dilazionare in un numero imprecisato di rate, che se equivalesse ai 10 anni trascorsi corrisponderebbero a 60 comodi bollettini dal 1092 euro! Un mutuo! Hanno ipotecato il mio futuro e quello di tutta la mia famiglia.
Tutto questo perché il distributore non si è preso MAI il disturbo di mandare un omino a leggere il contatore? O forse, come penso, quest’omissione è stata studiata scientificamente per far indebitare le persone ed aumentare il fatturato a loro insaputa? Volete sapere qual’è la multa che gli comminano se non viene effettuata la lettura? 35 euro, trentacinque euro!!! E poi, possibile che non ci sia nessun controllo sull’invio di una fattura di questo genere ad un utenza domestica? Nessuno che si prenda la briga di fare una verifica, di farsi una domanda. Mandano una semplice busta per posta ordinaria con un bollettino da 65.551,80 euro? Una cosa che rasenta la follia. Un meteorite come quello di Deep Impact, Ellie, vezzegiativo di E.L.E., Extintion Level Event, uno di quelli che cancella la vita sulla terra, come i dinosauri.
Per curiosità sono andato a chiedere alla mia vicina se gli avessero fatto delle letture. Niente, nulla neanche a lei. E sono sicuro che in tutta la zona sarà la stessa cosa.
Non sono un tribunale ma voglio cercare di capire che cosa sia successo, per arrivare ad una situazione del genere perché sono certo di non essere l’unico.
Se fossi stato un anziano? Se fossi stato un cardiopatico? Che cosa ne sarebbe stato di me? Sarei morto.
Sono stato molto in dubbio su l’opportunità di condividere questo post, ma alla fine ho deciso di farlo.
Amici ve lo dico perché sono un uomo come voi, quello che non pensavo potesse mai accadermi, che pensavo di leggere solo sui giornali è invece accaduto. E potrebbe succedere ad ognuno di noi. Siate guardinghi.
Mi chiedo a che valga lavorare, condurre una vita onesta, cercare di seguire dei valori, quando si viene stuprati in questo modo, quando è così facile toglierci il libero arbitrio di poter decidere della propria vita e renderci inconsapevolmente schiavi. Mi sento violato nella mia intimità, stabilità, serenità, vittima di una catastrofe, trattato come un delinquente.
Non posso che essere deluso ed amareggiato da un paese che permette tutto questo, che consente a corrotti e corruttori di andare avanti impunemente, a gente che ruba aiuti ai terremotati, a persone che se ne fregano del prossimo. E soprattutto sono amareggiato di vivere in un paese che induce alla furbizia, alla disonestà perché con la sua negligenza nei confronti dei cittadini e dei loro diritti li abbandona in una giungla dove solo il più forte sopravvive, dove i valori non contano, dove homo homini lupus.
Ora? Tutto da vedere, tutto da discutere, ma sicuramente sono cose che in un paese civile non possono succedere.