Roma
Addio a Vittorio Emanuele: l'abbraccio tra Filiberto e Aimone firma la “pace”
Il funerale dei Savoia. I due rami del Casato si abbracciano davanti al feretro. E' la fine della storica rivalità? I reali d'Europa in chiesa
dal nostro inviato
Antonio Parisi
Torino - Considerata la rivalità tra i due rami di Casa Savoia, quello del defunto Vittorio Emanuele e quello dei Savoia Aosta, rappresenta da Aimone di Savoia, nessuno si aspettava l'abbraccio forte e sentito tra Emanuele Filiberto ed Aimone davanti all'altare del duomo di Torino e al feretro di Vittorio Emanuele.
La sorpresa si rivela all'ingresso della salma di Vittorio Emanuele nel duomo, accolta dall'inno Sardo che è stato il il primo inno dell'Italia unita. Davanti al feretro c'era Aimone di Savoia che insieme con altri quattro cavalieri dell'Ordine Supremo dell'Annunziata, ha sistemato il drappo ducale sulla bara e ne ha retto il cordone sino all'altare. Si è trattato di un atto altamente simbolico. Cosa vuole significare? Forse che sulla bara di Vittorio Emanuele è scoppiata la pace tra i due rami rivali del casato?
Le tifoserie monarchiche "parenti serpenti" una di fronte all'altra
La cosa ha fatto gioire, pur nel lutto della circostanza, le rispettive tifoserie monarchiche dei due rami rivali che attentamente si osservavano nel duomo di Torino, dove erano presenti teste coronate e pezzi da novanta della nobiltà europea. Naturalmente c'erano i Savoia, con Marina Doria, ora vedova di Vittorio Emanuele, la moglie di Filiberto, Clotilde e le due figlie Vittoria e Luisa. C'era la sorella del defunto, Maria Pia e i figli Sergio e Dimitri. Eppoi i reali "in carica", il Gran duca del Lussemburgo, Jean, il principe Alberto di Monaco, la regina emerita di Spagna, Sofia, e poi la figlia di Alberto e Paola del Belgio, Astrid con il marito Lorenz d'Asburgo Lorena.
Principe di Monaco AlbertoGuarda la gallery
Assente la Corona inglese
Latitanti i dinasti di Gran Bretagna. Ma a sopperire c'erano altri come Carlo e Camilla di Borbone due Sicilie, e Giorgio di Russia discendente dello zar Nicola II, e Martino d'Asburgo nelle cui vene scorre sia sangue savoiardo che asburgico.E poi anche discendenti di Garibaldi e di Napoleone e tanti amici come Guglielmo Marconi Giovannelli, nipote dell'inventore della radio, Guglielmo Marconi.
Alessandro Sacchi: "La monarchia è tornata ad attirare"
Al termine della cerimonia funebre sono giunte anche le condoglianze del Papa. Intanto mentre si celebravano le esequie del figlio dell'ultimo re d'Italia Umberto II, fuori del duomo una pioggia battente ha allagato tutto il piazzale antistante. Nonostante questo sono stati tanti i Torinesi, che incuranti del diluvio hanno voluto assistere alla cerimonia attraverso due maxi schermi. "La monarchia è tornata ad attirare - si è lasciato sfuggire l'avvocato Alessandro Sacchi capo dell'Unione Monarchica Italiana -. E poi la repubblica annaspa. Chi sa che al Quirinale non torni un re - sospira Sacchi".