Addio murales di Kentridge. Coperti dai chioschi sul Tevere
Stand dell'Estate romana davanti all'opera inaugurata da poco più di un mese
Si montano gli stand dell'Estate romana e i giganteschi murales di Kentridge inaugurati dall'artista sudafricano poco più di un mese fa spariscono dalla vista dei muraglioni del Tevere. "Una decisione insensata, che compromette l’esposizione dei murales colossali di William Kentridge, artista di fama mondiale la cui opera sta dando lustro a Roma a livello internazionale" commenta la responsabile Cultura della segreteria nazionale Pd e presidente del Partito democratico del Lazio, Lorenza Bonaccorsi, deputata della commissione Cultura, annunciando la presentazione di un’interrogazione al ministro Dario Franceschini.
“Il ministero dei Beni culturali verifichi se sono state concesse regolari autorizzazioni per i chioschi bar e le bancarelle sul Lungotevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini e quali enti le abbiano eventualmente concesse. Si fatica a comprendere – spiega Bonaccorsi – come si possano autorizzare strutture commerciali e gazebo che per tutta la stagione estiva andranno a coprire un’opera inaugurata solo un mese fa. Quello di Kentridge è un esperimento artistico senza precedenti per Roma, che potrà essere visibile per diversi mesi, almeno fino alle possibili piene del prossimo autunno. Non era pensabile spostare chioschi e bancarelle in altri spazi liberi della banchina sul Lungotevere, invece di posizionarli proprio sui 500 metri dei murales? Un grande artista internazionale omaggia la storia di Roma con un’opera senza precedenti e questi sono il ringraziamento e la valorizzazione della città? Occorre evitare questo autogol a livello mondiale per la Capitale”.