Addio Roma Uno. Fallisce la tv di Coscione
Dopo quasi 13 anni Romauno tv non esiste più. Una fine messa nero su bianco al tribunale fallimentare di Roma. Termina così la storia di un’emittente televisiva locale che in pochi anni era diventata un punto di riferimento dell’informazione a Roma, la più seguita tra le televisioni romane, e con un palinsesto ricco di dirette e approfondimenti.
Era stato l’avvocato Manlio Cerroni a volerla e a finanziarla, vendendola poi con circa 4 milioni di debiti nell’estate del 2015 -al prezzo simbolico di 1 euro- all’imprenditore Fabrizio Coscione. Quest’ultimo la lascia con debiti ancora maggiori di quelli che ha trovato, perché ai creditori ereditati si sono aggiunti quelli relativi agli stipendi e contributi di 30 lavoratori, tra giornalisti, tecnici e impiegati. Questi, nei mesi scorsi, avevano organizzato proteste e manifestazioni nella speranza di poter ancora salvare l’emittente. Oggi, invece, in molti festeggiano perché il fallimento rappresenta l’ultima speranza per recuperare mesi di stipendio mai pagati, contributi e tfr non versati da anni. Ad alcuni erano stati persino trattenuti dalla busta paga contributi volontari a fini pensionistici e mai versati.
Una fine ingloriosa e triste quella di Romauno, il fallimento di un’impresa che, se ben gestita, avrebbe potuto fare utili ma invece lascia a casa dei lavoratori preparati impoverendo il panorama dell’informazione locale, già minato dalla chiusura e dalla cristi di altre testate.
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