Aeroporto di Fiumicino, chiude la Dufry: 80 persone a rischio licenziamento
Cambiano le concessioni dei negozi, ma i “vecchi” dipendenti non verranno assunti dalle nuove ditte
Ennesima crisi per l'aeroporto di Fiumicino, chiude la Dufry. L'azienda svizzera lascia a casa 80 dipendenti.
Cambiano le concessione dei negozi e degli spazi dell'aeroporto, dall'Enotech alla stessa Alitalia: è il turno della Dufry. Sono infatti arrivate le lettere di licenziamento collettivo per i dipendenti, commessi e amministrativi dell’azienda svizzera. Ora 85 lavoratori rischiano il posto. Dura la reazione di William De Vecchi, di “Noi con Salvini” di Fiumicino: “Sono arrivate le lettere di licenziamento collettivo della Dufry Italia srl. La società chiuderà le proprie attività in aeroporto e verrà sostituita da altre aziende. Purtroppo a causa della riforma Fornero prima e del Job’s Act poi il rispetto della clausola sociale non è assicurato e si rischia che per 80 persone il licenziamento sia definitivo. I danni nel mondo del lavoro causati dalla sinistra stanno prendendo forma sul nostro territorio ogni giorno di più: lavoratori rimasti senza copertura sociale e nel migliore dei casi il riassorbimento avviene con contratti peggiorativi che non tengono conto dei diritti acquisiti e soprattutto non hanno la copertura dell'articolo 18. Ci sono casi documentati: gli ex dipendenti Ecotech e della Leonardo multiservizi. La riforma del mercato del lavoro voluta dalla sinistra ha prodotto solo il depauperamento dei diritti e un indebolimento della forza di contrattazione delle parti sociali oltre a un impoverimento dei lavoratori”.