Roma
Alberi crollano come birilli, è emergenza: Raggi chiama la Protezione Civile
Piano straordinario post strage di alberi: accordo tra Comune, Regione Lazio e Protezione Civile. Sì al monitoraggio, ma degli abbattimenti nemmeno l'ombra
Gli alberi a Roma alla prima folata di vento cadono come birilli, schiantandosi sopra case, scuole o auto in sosta a causa della scarsa, o quasi assente, manutenzione delle alberature. E così il sindaco Raggi si è visto costretto a chiedere aiuto alla Protezione Civile per mettere in sicurezza il verde cittadino. Ma il nuovo piano non porrà fine all'emergenza.
Se Alemanno chiamò l'esercito per affrontare la neve, Raggi per combattere la strage di alberi chiama la Protezione Civile e la Regione Lazio. Firmato un protocollo d'intesa da Roma Capitale, Dipartimento della Protezione Civile e Commissario Delegato, nella figura del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio, volto a mitigare gli effetti e prevenire i rischi causati da cambiamenti climatici ed eventi meteorologici eccezionali: il patrimonio arboreo cittadino è stato colpito da 30 eventi atmosferici estremi negli ultimi 7 anni.
Il piano straordinario prevede la mappatura degli alberi di Roma, circa 330 mila, evidenziando le situazioni di criticità, per poi attuare gli interventi per la messa in sicurezza, e la messa in campo delle azioni necessarie a superare lo stato di emergenza nel territorio della Regione Lazio e proporre l’assegnazione di risorse inserendole nella pianificazione che il Dipartimento di Protezione Civile provvederà a valutare. Verrà costituito un gruppo di lavoro per la valutazione degli scenari di rischio emergente e per l’elaborazione di nuovi modelli operativi per prevenire situazioni di pericolo, in particolar modo riferiti alle alberature cittadine.
“In questi anni abbiamo avviato il monitoraggio su circa 82mila alberature presenti lungo le strade o nelle piazze della città. Ora, con la Protezione Civile, mettiamo in atto questa azione straordinaria che ci consentirà anche di sviluppare nuovi modelli di prevenzione”, dichiara la Raggi.
“Attraverso la firma di questo protocollo - spiega il capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli - supporteremo il Comune di Roma nelle attività di monitoraggio delle alberature a rischio caduta. Si tratta di un'attività di protezione civile che verrà fatta con la collaborazione della Regione Lazio a partire dalle scuole e dai giardini pubblici. L'obiettivo è quello di lavorare in un'ottica della prevenzione del rischio e della riduzione della vulnerabilità”. Mentre il Direttore dell'Agenzia Regionale di Protezione Civile del Lazio, Carmelo Tulumello, aggiunge: “Mettiamo a sistema risorse e strumenti in un'ottica che supera lo stretto rigore delle competenze e guarda alla concretezza del risultato: una città più sicura. Il presidente Nicola Zingaretti, in questo senso, ha dato chiare indicazioni circa il fatto che la gestione commissariale dell'emergenza maltempo dell'ottobre 2018 guardi a Roma con l'attenzione che merita la Capitale più verde d'Europa, dando un segno tangibile della sensibilità con la quale questa Amministrazione regionale guarda all'ambiente come bene comune”.
Questo tipo di accordo però non porrà fine all'emergenza. Il piano non prevede, al momento, l'abbattimento degli alberi segnalati come a rischio caduta: in pratica la Protezione Civile dirà al Comune quale albero rischia di crollare ed il Campidoglio lo etichetterà come pericolante. Qualora non venisse divulgata la mappa dei pericolanti, i romani continueranno a parcheggiarci affianco e a trovare le macchine schiacciate da pini o platani secolari.