Roma

Alberto Angela in Campidoglio, “Papà mi ha insegnato a non temere la morte”

Il figlio Alberto alla camera ardente: “Continuerà a vivere in tutti quei ragazzi che hanno la speranza per il futuro”

Alberto Angela ricorda così il padre alla camera ardente davanti a migliaia di romani. "Ci ha insegnato tante cose, l'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte."

"Lui continuerà a vivere, attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz, ma a mio modo di vedere continuerà a vivere in tutti quei ragazzi che hanno la speranza per il futuro, soprattutto che cercano nell'eccellenza con sacrificio ma vanno avanti. Vivrà nei ricercatori che, malgrado tutte le difficoltà, cercano di andare a meta nella ricerca contribuendo al nostro bene. Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non disunire, le persone che cercano di la bellezza della Natura, le persone che cercano di assaporare la vita. Lui era razionale e scientifico, ma poi era una persona con un umorismo incredibile e capace di mettersi a suonare il pianoforte per ore. Era bravo in tutte le cose, persino nel disegno". È con queste parole che Alberto Angela ricorda suo padre alla camera ardente in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca. Migliaia di persone sono arrivate per salutare un'ultima volta Piero Angela, il giornalista che ha raccontato la scienza a più generazioni con le trasmissioni di Quark e SuperQuark. La camera ardente è aperta dalle 11 e chiuderà alle 19. Continua il figlio: “Lui ci ha insegnato tante cose, l'ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole, ma con l'esempio. Negli ultimi giorni mi ha insegnato a non avere paura della morte. L'ha affrontata con serenità, non l'ho mai visto nello sconforto e nella paura".

Il sindaco Gualtieri: “Ha fatto tanto anche per Roma”

"Piero Angela è stata una personalità straordinaria della cultura e del giornalismo italiano. Ha fatto conoscere e amare la scienza a milioni e milioni di italiani che oggi lo ricordano con grande affetto". - Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ricordato il divulgatore scomparso all'età di 93 anni. - "C'è dolore, ma c'è un grande senso di affetto e riconoscenza straordinari per una persona stupenda - ha aggiunto -, la capacità dolce mite di spiegare l'importanza della scienza, ma anche per le bellezze di questa città e ha fatto tanto per Roma, per i Fori. Ci mancherà e Roma lo ricorderà".

Renzo Arbore: “Abbiamo suonato tante volte insieme”

Anche il musicista Renzo Arbore ha ricordato il suo rapporto con il maestro della tv. "Abbiamo suonato tante volte insieme, era una persona unica. Una conversazione sempre brillante e istruttiva, un grande signore. Ho un ricordo bellissimo di Piero Angela".