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Roma
Alcide De Gasperi, giustizia sociale ed Europa: ecco il libro di Remo Roncati

di Sergio Moschetti

Il 25 marzo 2017 ricorrono i 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, considerati come uno dei momenti storici più significativi nel processo di integrazione europea; ma, piuttosto che celebrare, la ricorrenza deve essere l’occasione per ripensare a quello che i padri costituenti, Adenauer, Schumann e De Gasperi, avevano immaginato dovesse rappresentare l’Unione europea e allo spirito che aveva animato coloro che l’avevano voluta ed operato per realizzarla.

 

Anche su questo aspetto, di assoluta attualità in un momento di profonda crisi del sistema Europa, si sofferma Remo Roncati nel suo libro “Verso la giustizia sociale” dove, oltre a ripercorrere la vita di quel grande statista che fu Alcide De Gasperi, analizza negli ultimi due capitoli le speranze, le preoccupazioni, gli aneliti e le battaglie, per il raggiungimento di un obiettivo che, in quel contesto storico, sembrava utopistico ma indispensabile, e che doveva comportare il superamento di divisioni e di egoismi per dare origine ad una nuova realtà basata sulla giustizia sociale.
In particolare De Gasperi ebbe la grande intuizione, così come evidenzia Roncati esaltandone l’attualità del suo pensiero, che solo in una Europa unita la democrazia, lo sviluppo economico, la giustizia sociale potevano essere garantiti superando, peraltro, gli egoismi nazionali e ciò poteva accadere se si fosse tenuto conto della dottrina del cristianesimo e del suo insegnamento fraterno, sociale, unitario, sempre operante nei suoi effetti morali e sociali.

La profonda religiosità, l’amore per la Patria e per la libertà, il superamento dei nazionalismi, la salvaguardia della democrazia, il senso di giustizia sociale, sono gli elementi fondanti  tutto il pensiero e la vita ed il cammino politico di Alcide De Gasperi.

 A tale proposito Roncati precisa che “Non è possibile comprendere le ragioni profonde che spinsero De Gasperi  all’affermazione della giustizia sociale, alla ricerca di una diffusa solidarietà fra le classi ed all’elevazione culturale ed economica dei lavoratori senza fare un preciso riferimento alla religiosità e alla spiritualità che lo contraddistinsero e senza illustrare i grandi avvenimenti politico- economici che in quel periodo  sconvolsero tutto il mondo: la Grande Guerra, le crisi economiche degli anni ’20 e ’29, il New Deal, il corporativismo, il secondo conflitto mondiale, la fine del fascismo, la ricostruzione italiana e la nascita dell’Unione Europea”.
Il percorso che si propone il libro non è tanto una lettura agiografica ma un viaggio intimo nelle idee, nelle aspirazioni, nelle tensioni, nelle ragioni più intime che animarono il pensiero e tutta la vita del grande statista.
Lo spirito dell’ Enciclica “Rerum Novarum” proclamata nel 1891 da Papa Leone XIII, che fondò la moderna dottrina sociale cristiana in termini del tutto innovativi e moderni in  merito al valore della persona, del lavoro, dell’armonia tra le classi sociali, fu l’elemento ricorrente che illuminò sempre la sua strada politica e che fin da giovane lo accompagnò lungo la una vita dedicata sempre al bene degli altri.
Ed il percorso del libro si snoda attraverso le descrizioni dell’impegno giovanile nel campo sindacale in difesa dei segantini (lavoratori che erano costretti a lavorare 14 -16 ore al giorno con paga molto modesta), degli arrotini, dei ferrovieri e di altre associazioni di lavoratori esistenti nel Trentino, l’attività svolta fra gli emigrati trentini nel Voralberg a predicare la “Rerum novarum” ed a fondare sezioni italiane di lavoratori cristiani, la partecipazione in Austria ai congressi dei cattolici e della Lega Generale dei lavoratori cristiano – sociali e poi, via via, fino al periodo post bellico, alla sua presenza nel parlamento italiano, ai problemi sindacali, alla ricostruzione del Paese. L’attenzione ai problemi del lavoro e dell’economia ai fini di una graduale giustizia sociale viene ricordata nel libro nel mettere in luce le attività svolte con la  “cogestione aziendale” (che veda lavoratori e datori di lavoro che gestiscono le aziende) e le riforme di struttura quali la Riforma agraria, la Cassa per il Mezzogiorno, la Riforma tributaria, l’ AGIP, l’ENI, l’ IRI.
Lo spirito e la passione sono state sempre le stesse basate su una religiosità ed una spiritualità che lo hanno costantemente contraddistinto e che si ritrovano nelle parole della figlia, Maria Romana De Gasperi quando ricorda che “Spiritualità e politica, umanità e preghiera, vissero intrecciate e presenti nel suo spirito; l’una prendeva forza e ragione di vita dall’altra …..Furono due dimensioni che convissero nella sua persona e che caratterizzarono l’impegno sociale e spirituale”.
Due parole sull’autore, il Prof. Remo Roncati, che per la competenza, l’impegno e l’entusiasmo posto nel suo lavoro di educatore e di Preside è stato insignito dal Ministero della P.I. della medaglia d’oro quale benemerito della cultura, dell’arte e della scuola. Esperto della realtà coloniale della Somalia avendo a lungo operato nei quadri dell’Amministrazione Fiduciaria Italiana di quel Paese, ha pubblicato numerosi studi e libri su Alcide De Gasperi, quali “Partecipare alla ricostruzione del mondo” (2012) e “Lasciate che lo spirito di libertà soffi” (2013), e sulla scuola “Conoscere la scuola italiana all’estero” (1994).

La figura di Alcide De Gasperi verrà ricordata in occasione della presentazione del libro  “ Verso la giustizia sociale” che si terrà Venerdi 31 Marzo 2017 alle ore 18,00 presso la sala SAN FILIPPO NERI in Piazza dell’Oro 4, Roma organizzata dalla Accademia Culturale Europea; presenti alla serata saranno, oltre l’autore, Maria Romana De Gasperi, la prima delle quattro figlie sempre a fianco del padre nella sua attività e Maurizio Gentilini, ricercatore presso il "Consiglio Nazionale delle Ricerche"; il moderatore sarà Alfonso Sapia, Presidente dell’Accademia.

 

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