Alcol vietato, esplode l'ironia social: “Tutti a bere sotto casa della Raggi”
L'iniziativa ha riunito, finora, oltre 3mila partecipanti pronti ad una serata all'insegna di alcol e sfottò
Ordinanza anti-movida, scatta il divieto di consumo di alcol ed esplode l'ironia del web. Il popolo di Facebook risponde al sindaco, nasce il maxi evento social: “Spaccarsi Abbestia Sotto Casa Del Sindaco Virginia Raggi”.
Oltre 3mila partecipanti e quasi 10mila persone interessate. Questi i numeri provvisori del passaparola di “Spaccarsi Abbestia Sotto Casa Del Sindaco Virginia Raggi”, il fenomeno diventato virale tra le varie pagine Facebook. Dove, tra sfottò ed ironia, un gruppo di ragazzi ha deciso di dare la propria personalissima risposta all'ordinanza anti alcol, firmata nei giorni scorsi dal sindaco Virginia Raggi. L'ordinanza, che prevede norme piuttosto restrittive nelle zone della “movida” estiva, coinvolgerà infatti 14 municipi sui 15 totali, saltando il municipio XIV, proprio quello dove risiede il primo cittadino pentastellato. Una coincidenza divenuta oggetto di malcontento e battute goliardiche, diventate però un vero e proprio fenomeno reale. Il nome dell'evento non lascia dubbi sulle intenzioni degli organizzatori, che annunciano una protesta reale, e civile, contro l'ordinanza e l'”immunità” proprio del quartiere Ottavia. "Il municipio XIV - si legge nella descrizione dell'evento, fissato per le 22 di lunedì 8 luglio - è miracolosamente rimasto escluso dall'ordinanza anti-alcol. Per festeggiare l'avvento di questa infausta normativa siete tutti invitati a spaccarvi le natiche a colpi di birre calde sotto casa del sindaco Raggi che, guarda caso, risiede proprio nel XIV Municipio. Orsù dunque! Che la festa abbia inizio!".
Sulla pagina si moltiplicano gli sfottò, con una partecipazione sempre maggiore degli utenti, in aumento minuto dopo minuto. “Più birra meno vaccini”, “Virgy offrici da bere” e “Moriremo, ma non di sete” i commenti più in voga, che annunciano una nottata di goliardia e divertimento nel quartiere “immune” dalla tanta contestata ordinanza.