Alemanno, due cose su Giorgia Meloni,la Lega Nord e il Cinque Stelle - Affaritaliani.it

Roma

Alemanno, due cose su Giorgia Meloni,la Lega Nord e il Cinque Stelle

Dal libro "Verità capitale, Caste e segreti di Roma" il brano dedicato a Giorgia Meloni, alla Lega e al Movimento Cinque Stelle.

… “Quello che qui mi interessa sottolineare è il dato politico: la fragile
rete di solidarietà del centrodestra, e in particolare della destra, era andata
in frantumi con effetti tra il paradossale e l’autolesionista. All’arrivo degli avvisi di garanzia io ero iscritto a Fratelli d’Italia e componente
dell’Ufficio di Presidenza di questo partito. Giorgia Meloni, che ha
sempre avuto nel suo repertorio l’idea di fare concorrenza ai grillini
nell’ostentare moralismo antipolitico, fu presa da grande preoccupazione,
mentre tutte le persone che avevano mal sopportato il mio ingresso
in quel partito ebbero l’occasione per rifarsi, al contrario di Ignazio La
Russa, Marcello Taglialatela ed Edmondo Cirielli che hanno sempre
mantenuto un atteggiamento di vicinanza e solidarietà. Tutto si risolse
in una mia breve telefonata a Giorgia in cui le preannunciavo la volontà
di autosospendermi da tutte le cariche di partito: grande respiro di sollievo
e frettolosi ringraziamenti da parte sua. Poi il silenzio. È passato
molto più di un anno da quel momento e non ho mai più avuto la fortuna
di parlarle o di ricevere una telefonata da parte sua”.

… “A Roma, in particolare, il centrodestra non può governare se non rimette
in moto l’anima politica e il corpo organizzativo di una destra
sociale e nazionale. Oggi non esiste più una forza politica che interpreti
veramente le esigenze di Roma. La Lega come partito organizzato
esiste solo al Nord, mentre nel Centro-Sud viene soltanto a raccogliere
voti senza mettere radici. Quello che rimane di Forza Italia guarda a
Milano, così come fa il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il Movimento
5 Stelle teme e odia la Capitale, come centro d’infezione partitocratica.
Fratelli d’Italia, pur avendo una leader iper-romana come
Giorgia Meloni, stenta a liberarsi da una chiusura settaria che riduce
fortemente la sua capacità di rappresentanza”.