Alemanno, il giorno del processo: corruzione e "finanziamento" per 125 mila €
Mafia Capitale, l'ex sindaco affronta il giudizio
di Valentina Renzopaoli
Mercoledì 23 marzo, in piena campagna elettorale, si aprono le porte del Tribunale di piazzale Clodio per Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ora imputato in una tranche del maxiprocesso Mafia Capitale, e accusato di corruzione e finanziamento illecito. All'ex primo cittadino non si contesta invece il reato di associazione di stampo mafioso. Mercoledì 23 marzo si apre il procedimento a suo carico davanti ai giudici della seconda sezione penale.
Secondo l'ipotesi accusatoria Alemanno, che per difendersi ha puntato su legali eccellenti come Fausto Coppi e Pietro Pomanti, avrebbe ricevuto illecitamente 125mila euro, in parte attraverso la Fondazione Nuova Italia "per compiere atti contrari ai suoi doveri di ufficio". A versare il denaro fu Salvatore Buzzi, in accordo con Massimo Carminati. A recapitare le somme, secondo il procuratore dirigente Giuseppe Pignatone e i pm Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, fu l'ex amministratore delegato di Ama, Franco Panzironi, anch'egli ora imputato nel maxiprocesso. Panzironi, attraverso la Fondazione Nuova Italia, avrebbe consegnato ad Alemanno 75mila euro, ufficialmente a titolo di rimborso spese per cene elettorali, 40mila euro per finanziamenti alla Fondazione e 10mila euro destinati all'ex sindaco. Questi ultimi consegnati nell'ottobre 2014.
A ricostruire il flusso di soldi, dalle mani di Buzzi ai conti della Fondazione Nuova Italia dell'ex sindaco Gianni Alemanno, è stato lo stesso Franco Panzironi in una dichiarazione spontanea rilasciata lo scorso 2 febbraio durante un'udienza di Mafia Capitale. "Fui informato da Visconti e Alemanno che Buzzi era intenzionato a versare contributi alla fondazione per queste campagne elettorali. Poi successivamente mi fu comunicato sempre da Alemanno e Visconti che una parte doveva venire in contanti ma portata in fondazione personalmente da Buzzi, e il resto versata ufficialmente alla Fondazione Nuova Italia, cosa poi riscontrata dai bonifici", ha dichiarato alla Corte.
"Tutte le volte che Buzzi prendeva un appuntamento, veniva in Fondazione con pacchetti di soldi che alcune volte, come ho dichiarato, neanche contavo, perché ero praticamente solo, perché Visconti non voleva avere rapporti diretti con Buzzi".
Si dice “pronto ad affrontare ogni battaglia” l'ex sindaco che lunedì ha twittato una foto di famiglia scattata in occasione del ventunesimo compleanno del figlio Manfredi. All'orizzonte poi, il prossimo 28 aprile, c'è anche la presentazione del libro "Verità Capitale". “Un esame attento e approfondito di quello che è successo nei cinque anni della mia amministrazione da cui tutti i candidati potranno raccogliere utili insegnamenti per il futuro", ha annunciato.