Alessandra Amoroso denunciata dall'Ater: “Video girato senza permesso”
L'azienda ora ipotizza i reati di invasione di edificio e truffa
L'Ater denuncia la cantante Alessandra Amoroso. A giugno il video girato tra i murales di Tor Marancia, ma le riprese non sono mai state autorizzate.
E' l'incredibile vicenda riportata da “Il Corriere della Sera”, che, dalle pagine dell'edizione romana, svela i guai della star salentina. Nel video della canzone “Fidati ancora di me” Alessandra Amoroso canta infatti tra gli spazi del quartiere di Tor Marancia, tra i murales del progetto “Big City Life” e sui tetti dei palazzi che fanno capo ad Ater, l'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale pubblica di Roma. Riprese però mai autorizzate dall'Ente, come prassi richiede, motivo per cui il direttore generale di Ater Roma, l'architetto Franco Mazzetto, ha presentato una denuncia-querela in procura rilevando: "un danno patrimoniale e gli estremi del reato di invasione di edifici peraltro nella forma perseguibile d’ufficio trattandosi di edilizia residenziale appartenente ad un ente pubblico". L’Ater ha ripercorso tutte le tappe della vicenda, partendo da quando, lo scorso febbraio, con una mail la società “BMovie Italia srl” chiese l’autorizzazione per effettuare le riprese del video. L'azienda si disse disponibile a concedere il via libera previo rispetto dell'iter autorizzativo e il pagamento del canone, pari a mille euro al giorno più una cauzione di 2.500. A quel punto fu la risposta negativa da parte della produzione della cantante a indurre Ater a pensare che avessero definitivamente rinunciato alla realizzazione del video.
Infine la sorpresa, quando a giugno sono stati riconosciuti gli scorci dell'edificio del lotto 1, civico 63, ai vialetti condominiali e anche il giardino di pertinenza dell’Ater. “Purtroppo - scrivono i legali dell’azienda - è di solare evidenza che tale comportamento è stato realizzato per perseguire un ingiusto profitto a danno della pubblica amministrazione, consistente tanto nel mancato versamento del canone giornaliero per l’utilizzo del complesso quanto per gli introiti di carattere pubblicitario derivanti dalla rapida diffusione e commercializzazione del videoclip musicale”. In caso di danni all’edificio, poi, ci si riserva un’ulteriore azione risarcitoria. Ater ipotizza i reati di invasione di edificio e truffa.