Roma
Alessandro Gassman rivisita “Qualcuno volò sul nido del cuculo”: lo show
In scena alla Sala Umberto, il capolavoro di Ken Kesey si riambienta ad Aversa: lo spettacolo è un inno alla libertà
Dal romanzo di Ken Kesey, reso celebre dalla pietra miliare del cinema con Jack Nicholson nel film di Milos Forman, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” arriva alla Sala Umberto rivisitato nello spettacolo di Alessandro Gassman.
In scena alla Sala Umberto dal 3 al 13 novembre, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” si trasferisce nell'Aversa del 1982 con la rivisitazione di Alessandro Gassman, che con un allestimento personalissimo, contemporaneo ed elegante, porta sul palco uno spettacolo nel nome dei temi sociali della diversità e della coercizione, per un inno alla libertà.
Lo spettacolo
Dalla rielaborazione della drammaturgia di Wasserman a cura dello scrittore Maurizio de Giovanni e di Alessandro Gassman, le vicende dell'ospedale psichiatrico californiano si spostano ad Aversa, nel 1982, dove Randle McMurphy diventa Dario Danise, in uno spettacolo dove, come spiegato da Gassman, “Tutto ha inizio con l’arrivo di un nuovo paziente che deve essere “studiato” per determinare se la sua malattia mentale sia reale o simulata. La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le regole che disciplinano rigidamente la vita dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e cercherà di risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri”. Sarà infatti il viaggio nei complessi rapporti psicologici tra i vari personaggi, che grazie al protagonista, riscopriranno ciò che gli è sempre stato negato negato, come la speranza di essere compresi, di poter assumere il controllo della propria vita e la speranza di essere liberi, che riporterà fedelmente lo spettacolo al vero e proprio inno alla libertà che il romanzo da cui è tratto rappresenta. Nel cast, diretto da Alessandro Gassman e con a capo Daniele Russo: Mauro Marino, Viviana Lombardi, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Gaia Benassi, Sergio del Prete, Antimo Casertano e Renato Bisogni.
Gassman, “Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere”
“La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi che da sempre mi coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli. Temi tutti straordinariamente presenti nello spettacolo che mi accingo a mettere in scena, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Dale Wasserman, tratto dall’omonimo romanzo di Ken Kesey, la cui versione cinematografica diretta da Miloš Forman è entrata di diritto nella storia del cinema. Un testo che è una lezione d’impegno civile, - spiega Gassman - uno spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi ma anche, e soprattutto, una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e Potere costituito, sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini. Un grido di denuncia che scuote le coscienze e che fa riflettere. Come sempre lavorerò sui complessi rapporti psicologici tra i vari personaggi, immergendoli in uno spazio scenico realistico e asettico. In questo caso, le videografie, che spesso utilizzo nei miei spettacoli, mi permetteranno di tradurre in immagini i sogni e le allucinazioni dei cosiddetti “diversi”. L’obiettivo che mi pongo – conclude – è, come sempre, quello di riuscire a far emozionare un pubblico di ogni età, soprattutto i più giovani che forse non conoscono quest’opera che è un vero e proprio inno alla libertà”.
La traduzione è a cura di Giovanni Lombardo Radice, con l'adattamento di Maurizio de Giovanni e le scene di Gianluca Amodio. I costumi sono curati da Chiara Aversano, il disegno luci da Marco Palmieri, musiche originali di Pivio & Aldo De Scalzi e le videografie saranno gestite da Marco Schiavoni.