Roma

Alitalia, 40mila posti a rischio nel Lazio. Sindacati: “Intervenga la Regione”

Filt-CGIL, Fit-CISL e UilTrasporti in coro: “Attenzione alta su trasporto aereo e nazionalizzazione Alitalia. Ne va di 40mila lavoratori nella nostra Regione”

Alitalia, tra trasporto aereo in crisi causa Coronavirus e la nazionalizzazione dell'azienda, solo nella Regione Lazio oltre 40mila dipendenti sono a rischio. Furia sindacati: “Attenzione va tenuta alta, intervenga la Regione”.

 

Il coro è dei sindacati Filt-CGIL di Roma e Lazio, Fit-CISL Lazio e UilTrasporti Lazio che in una nota tracciano il quadro di quella che è attualmente la situazione dell'azienda in questo momento: “Su Roma e il Lazio insiste gran parte del traffico aereo nazionale e dei dipendenti, pertanto la nostra attenzione è, ora più che mai, alta. Sul territorio abbiamo più di 40mila occupati, e ci aspettiamo che la Regione faccia la sua parte promuovendo azioni concrete a sostegno di un comparto che sta pagando questa crisi a carissimo prezzo”.

I sindacati toccano poi il tasto Giuseppe Leogrande, commissario dell'azienda: “Abbiamo inoltre ascoltato con stupore le teorie di un piano di lavoro che il Commissario di Alitalia Leogrande ha rappresentato nel corso della audizione alla Camera dei Deputati ai componenti della commissione. Evidentemente il Commissario, giurista esperto di diritto fallimentare e non di trasporto aereo, da responsabile della gestione commissariale, progetta teorie e un riassetto societario della compagnia tralasciando le linee guida tracciate dal Governo”.

“Il contesto emergenziale in cui viviamo a causa della pandemia ha ridotto sensibilmente il traffico aereo a livello mondiale e annullato le asimmetrie concorrenziali di mercato tra vettori, una nuova fase industriale e politica è necessaria per sostenere anche la re-centralizzazione delle attività strategiche del nostro Paese, inclusa Alitalia, che deve rimanere sotto il controllo della mano pubblica – continuano –. Le azioni di sostegno economico messe in campo dagli stati esteri e le scelte industriali dei competitor internazionali, ora più che mai obbligano la Politica di questo Paese a prendersi carico e cura di un asse produttivo estremamente strategico, che da troppo tempo è stato abbondonato. La nazionalizzazione di Alitalia, contestualmente al riordino del settore, dovrà assume valenza imprenditoriale in ragione di questo nuovo quadro di mercato e per la ripartenza, dovrà farsi trovare strutturata e dotata di un vero piano industriale, nonché di un management qualificato per competere in un mercato sempre più aggressivo e competitivo”.

Infine da Filt-CGIL di Roma e Lazio, Fit-CISL Lazio e UilTrasporti Lazio un consiglio al commissario Leogrande: “Il Commissario di Alitalia dovrebbe sostenere e sensibilizzare le istituzioni a far presto e promuovere politiche di investimento equivalenti a quelle messe a disposizione da altri stati in favore delle proprie compagnie aeree e progettare la nuova società 'newco' inclusiva di tutti i segmenti industriali patrimonio della società, al fine di preservare l’attività di mercato della compagnia, implicando una riflessione sul Cargo e tutelando e non disperdendo altre professionalità esistenti. Confidiamo nel Commissario, che saprà cogliere le opportunità suggeritegli e riconsiderare tali inique posizioni, preservando obiettivi e comuni interessi e collaborare con i corpi intermedi della società”.