Roma

Alitalia, nuove divise: rivolta hostess e steward. Verso lo sciopero

Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Ugl: "Risposte dall'incontro del 14, altrimenti..."

Protesta nell'aeroporto di Fiumicino contro le nuove divise in dotazione al personale navigante Alitalia. Nel giorno del debutto del nuovo vestiario firmato Bilotta, alla presenza di Aubrey Tiedt, Vice Presidente dell'Assistenza Clienti, una cinquantina di lavoratori hanno protestato nel pressi del Crew briefing center vicino al Terminal 1. "Le nuove divise non rispettano gli standard della Iata, l'associazione internazionale delle compagnie aeree - spiega un delegato sindacale del personale navigante - in quanto realizzate per il 70% in acrilico, quindi in caso di incendio altamente infiammabili. Inoltre, prive di fregi, sembrano solo un bel vestito e non sono nemmeno altamente riconoscibili dai passeggeri".
Ma rischia di aprirsi con uno sciopero del personale navigante - assistenti di volo e piloti - l'estate di Alitalia-Etihad. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo sono pronti a bloccare le attività di volo nel caso l'incontro previsto dalle procedure di raffreddamento della vertenza con il ministero del Lavoro, già fissato per il 14 giugno, dovesse avere esito negativo. I sindacati, come si legge in un volantino firmato dai dipartimenti nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Ugl, accusano Alitalia-Etihad di aver messo in atto "un attacco alla dignità e professionalità del personale navigante".
"L'azienda - dicono i sindacati - ha proceduto unilateralmente e con modalità quasi offensive, senza minimamente curarsi delle esigenze di piloti e assistenti di volo, con una lunga serie di azioni scorrette, lesive dei diritti, degli accordi sindacali e del contratto collettivo di lavoro". Filt Cgil, Fit Cisl Reti, Uiltrasporti e Ugl, inoltre, ricordano che questo sta accadendo "nonostante il grande supporto profuso dal personale alla nascita e sviluppo di Alitalia-Sai, cominciato con il 'contributo economico' (30 mln circa), e di posti di lavoro, a suo tempo versato a mo di 'tassa di ingresso' per consentire la partenza della compagnia".
Tra i punti della vertenza, spiegano i sindacati, "la mancata definizione di meccanismi di sviluppo professionale tra i settori regionali e medio raggio previsti dal Ccnl integrativo aziendale, la cessione di attività di volo del gruppo a vettori extraeuropei in wet leasing e relativa mancata applicazione del Ccnl di settore, problematiche relative ad attività di volo, le procedure malattia e vestiario, licenziamenti del personale navigante di cabina (assistenti di volo, ndr), il mancato rispetto dell'esonero di lavoro notturno". Secondo i sindacati, quello di Alitalia è "un tentativo di indebolire le categorie dei piloti e degli assistenti di volo in vista dell'avvio del tavolo di rinnovo contrattuale" e di "imitare modelli ' mediorientali' di gestione del personale".
"La data fissata per l'eventuale sciopero in base alle procedure di legge - spiega un delegato sindacale - è il 5 luglio".