Roma

Alitalia, rivolta del personale di terra: “Newco senza handling è un suicidio”

Lettera al Governo e al centrodestra dei dipendenti di terra Alitalia: "Il programma di Leogrande non è un piano industriale"

Alitalia Fase 2, ai dipendenti di “terra” bocciano lo smembramento della compagnia e il suo ridimensionamento. “In Europa rilanciano gli asset strategici”.

E scrivono una lettera ai ministri. Il testo.

Onorevoli Ministri,

abbiamo ascoltato con profondo sconcerto le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Leogrande nel corso della sua recente audizione alla Camera.

In un contesto emergenziale quale quello che stiamo vivendo ed a fronte di uno scenario mondiale, che vede i Governi dei vari Paesi fortemente impegnati nella salvaguardia e nel rilancio dei propri asset strategici, il Commissario, senza alcuna concertazione propedeutica, ha reso nota l'intenzione di procedere ad uno smembramento e conseguente ridimensionamento dell'attuale perimetro di Alitalia.

Tale programma, peraltro privo di qualsiasi evidenza di Piano Industriale, non solo ci appare distonico rispetto al momento storico che stiamo vivendo, ma risulta assolutamente in contrasto con le intenzioni delle Istituzioni, più volte dichiaratesi pronte ad un Piano di Nazionalizzazione che possa rilanciare la Compagnia, assicurando al contempo la salvaguardia dei livelli occupazionali.

È chiaro come solo al Commissario sembri sfuggire che l'attuale contingenza, pur nella sua drammaticità, rappresenta un'occasione storica senza precedenti, che, livellando le diverse condizioni competitive, potrà offrire l'opportunità ad Alitalia di rilanciarsi in un mercato che, venuti meno i vecchi equilibri, apre possibilità fino ad un mese fa certamente impensabili.

L'idea di costruire 2 Newco di volo, lasciando fuori dal nuovo perimetro aziendale il settore handling, capace da sempre di generare profitti all'interno di una economia di scala, appare in contrasto con l'impostazione sino ad ora data dal Governo, sfiduciando di fatto le linee programmatiche dallo Stesso rese note.

I lavoratori Alitalia, che con la loro professionalità e dedizione, dimostrate anche nel corso dell'attuale emergenza nazionale mettendo a repentaglio la propria salute, costituiscono un asset prezioso, si domandano oggi se possano ancora definirsi tutelati e garantiti da un Commissario che con le sue dichiarazioni diverge totalmente dalle linee guida tracciate dal Governo, ledendo gravemente l'integrità dell'asset che gli è stato affidato e i conseguenti legittimi interessi dei lavoratori e del Paese, oggi più che mai anche alla luce delle recenti ipotesi di un possibile conflitto di interessi in capo al Commissario stesso.

Chiediamo dunque al Governo, considerati i gravi elementi sopra citati, un rapido, chiaro e risolutivo intervento, che senza lasciare spazio a dubbi e possibili interpretazioni, possa dare effettivo seguito alle molteplici dichiarazioni dell'Esecutivo ed agli impegni da Esso presi in questi mesi.

Siamo certi che le Istituzioni condividano la necessità di mantenere intatto il patrimonio dell'Azienda per trovarsi pronti ad aggredire il mercato non appena sarà terminata la fase emergenziale che stiamo attraversando e siamo altresì fiduciosi che qualsiasi intervento sia concertato con i lavoratori, che da anni chiedono politiche di natura sistemica e piani di sviluppo.