Allarme meningite, 4 ricoveri allo Spallanzani: “Nessun rischio contagio"
Quattro casi in meno di 48 ore, scatta l'allerta meningite nella Capitale
Sono quattro le persone ricoverate per un caso di meningite nelle ultime 48 ore, due donne e due uomini colpiti da pneumococco. Quattro persone quindi attualmente ricoverate presso l' Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, tra cui una ragazza di 21 anni ed un uomo di 51.
Altri quattro casi di meningite tengono banco nella ultime ore, alimentando tra i romani la paura per la diffusione della malattia. Il primo caso riguarda una ragazza di 21 anni residente ad Anzio, che ha accusato febbre elevata e mal di gola. La giovane è stata così ricoverata all’ospedale di Anzio, dove è stata stilata "una diagnosi di meningite pneumococcica tramite test rapido eseguito sul liquor". Le condizioni di salute della ragazza sono però presto peggiorate, al punto di consigliarne il trasferimento presso l’Ospedale L. Spallanzani di Roma, dove la ragazza è attualmente ricoverata nel reparto di rianimazione e dove "è stata confermata la diagnosi di meningite".
Il secondo caso riguarda invece un 51enne di Albano Laziale, arrivato al pronto soccorso dell’ospedale di Albano Laziale con febbre, otalgia, perdita di coscienza e stato confusionale. Nell'ospedale è stata eseguita rachicentesi con risultato del test rapido “Positivo per Streptococco Pneumoniae”. Le condizioni di salute dell’uomo si sono progressivamente aggravate nell’arco della giornata, manifestando anche uno stato soporoso, tale da richiedere il monitoraggio in sala intensiva e il trasferimento in struttura specializzata. L'uomo è stato così trasferito presso il reparto di rianimazione dell’Ospedale Spallanzani, dove è attualmente ricoverato "in condizioni molto critiche".
La meningite pneumococcica, spiegano dallo Spallanzani, "e' una malattia infettiva NON contagiosa per cui NON sono necessarie profilassi per impedire la trasmissione dell'infezione ad eventuali contatti. I principali fattori di rischio sono da riconoscere nelle infezioni batteriche del tratto respiratorio superiore come otiti e sinusiti".