Roma
Alle Terme di Diocleziano le principesse di “Collatia"
Si apre alle Terme di Diocleziano una nuova sala della sezione "Protostoria dei popoli latini del Museo Nazionale Romano". Vengono esposti per la prima volta tre corredi principeschi, uno maschile e due femminili, di cui si è appena concluso il restauro e lo studio. Le sepolture delle principesse e del principe, di cui si è ritrovato anche il carro da guerra, la spada e lo scettro, sono state rinvenute nel sito archeologico di La Rustica e si datano tra l’VIII e il VII secolo a.C. (III e IV periodo della cultura laziale). Sono stati gli scavi condotti dalla Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area archeologica di Roma, a consentire di localizzare con certezza, in corrispondenza della borgata di La Rustica, l’antico centro di Collatia, ricordato dalle fonti e legato alla storia della nascita della Repubblica a Roma.
La scoperta del sepolcreto e dell’abitato arcaici in corrispondenza di La Rustica risale al 1972, quando si stava costruendo il tratto di penetrazione urbana dell’autostrada Roma-L’Aquila. Tra il 2009 e il 2012 i lavori di archeologia preventiva per l’ampliamento di questo tratto autostradale hanno portato alla luce le tre tombe esposte da oggi, insieme ad altre sepolture ancora in fase di studio e restauro. Alle indagini sul campo come al successivo lavoro in laboratorio sui reperti hanno partecipato studiosi di diverse discipline e specializzazioni. Questo lavoro interdisciplinare ha consentito di ricostruire il quadro dello stile di vita e dell’organizzazione della comunità dell’antica Collatia in epoca protostorica. L’apertura di questa nuova sala della sezione di Protostoria dei popoli latini, ospitata al primo piano del Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano, arricchisce la collezione permanente che illustra e valorizza lo sviluppo della cultura laziale – compreso tra la fine dell’età del bronzo (XI secolo a.C.) e l’età del ferro fino all’orientalizzante (X-inizio del VI secolo a.C.) – con uno dei più importanti ritrovamenti degli ultimi decenni, rimasto inedito fino ad oggi.