Allevatori sfrattati: Maccarese perde il punto vendita biologico a Km Zero
Cinquanta persone rischiano di perdere il lavoro. Arriva il sostegno del presidente dell'associazione Cristiano popolari
Continua la protesta dei lavoratori del laboratorio dell'Associazione Regionale Allevatori (ARAL) di Maccarese contro la chiusura della sede e la conseguente perdita del posto. E' stato deciso: entro 60 giorni, il laboratorio dovrà lasciare la sua sede storica per trasferirsi nella struttura di Testa di Lepre, una frazione di Fiumicino.
Cinquanta le persone che rischiano di perdere l'occupazione.
In un clima incandescente arriva il sostegno agli allevatori dal presidente dell'associazione Cristiano Popolari, Mario Baccini.
“La salute dipende da ciò che mangiamo e da chi fa i controlli sui nostri cibi è una lezione che ogni giorno ascoltiamo da medici e nutrizionisti di ogni sorta ma sembra che nel Lazio questo pensiero non sia condiviso. La situazione dello smantellamento dell'Aral è inaccettabile. La situazione va assolutamente recuperata per garantire sia i lavoratori competenti che hanno sempre salvaguardato la qualità del loro operato e dei cibi del Lazio sia per permettere alla nostra regione di non privarsi di un'azienda che garantisce e certifica in modo ottimale un servizio necessario. Si parla tanto di sostegno alle aziende a km0, di ecosostenibilità di incentivi al biologico e non si può dunque permettere la chiusura di una eccellenza di casa nostra”. Così in una nota il presidente Baccini che aggiunge: "presto incontrerò i lavoratori per assicurare tutto il sostegno possibile alla loro causa".