AltaRoma, 50 sfumature di Renato Balestra. Dalla moda alla poesia
Moda, l'ultimo imperatore si scaglia contro la settimana della moda romana: "Solo pret a porter"
di Tiziana Galli
Apre ufficialmente il sipario la settimana dell'alta moda capitolina. Belli da far impallidire gli abiti di Renato Balestra, sofisticati nella loro semplicità mentre scivolano addosso accarezzando i corpi delle modelle. Un'intera collezione giocata sui toni del blu, che oscilla dalle sfumature del ghiaccio, con leggere contaminazioni di verde, per arrivare al più seducente colore della notte. Tessuti leggeri e impalpabili contrastano armonicamente con intarsi in pitone e giochi di pizzo mentre lineari capi spalla vengono illuminati da cortine di Swarovsky.
Supera se stesso questa volta il maestro presentando una passerella che rasenta la poesia. Torna con lui la vera donna elegante, una donna che non ha bisogno di parlare per dimostrare la sua presenza e che non ha bisogno di gioielli per illuminare il proprio sguardo. "Più' vado avanti e più tento di scarnificare le linee" racconta lo stilista,"un po' perché, ormai, in pochi possono permettersi di spendere ed un po' perché vado direttamente all'essenza".
Non sta sbagliando un colpo lo stilista che con questa collezione ha continuato a rinnovarsi senza tradire minimamente la perfezione alla quale ha abituato da sempre il proprio pubblico. "Mi sento come il capitano di una nave che deve salvare un intero equipaggio - lamenta lo stilista in un momento di sfogo, poi continua - io che amo molto la concorrenza e che sono sempre stato molto combattivo, sono rimasto solo. Questa manifestazione che si chiama "settimana dell'alta moda", si suppone che debba portare i giovani verso l'alta moda, invece, ormai, è diventata una fucina del prêt à porter".
Il recente acquisto da parte dei cinesi di Redstone della Maison Curiel ha effettivamente impoverito le risorse artistiche nazionali nel campo della couture e Renato Balestra rimane davvero l'unico incontrastato imperatore di un ipotetico paese incantato che produce sogni. "Roma vive in una situazione di "rilasso"e i romani sono disperati" lamenta Balestra in riferimento al decadenza della città e a proposito della mancata volontà di farla tornare agli antichi splendori anche grazie al sostegno della moda. Poi continua: "Gli stessi politici disertano le sfilate ma io continuo ad avere una certa dose di ottimismo: dobbiamo aspettare, conosco diversi nomi di un certo calibro che vogliono tornare a Roma a sfilare".
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