Roma

Altaroma salvata solo da Malo. Effetti speciali cercasi, aspettando il weekend

Attesa per la sfilata di Federica Tosi, quella di Morfosis e quella di Giada Curti

di Tiziana Galli

Altaroma gennaio 2019: potevamo stupirci con effetti speciali, ma non è ancora arrivato il momento. E intanto continua la caccia all’unicorno rosso e cresce l’attesa insieme alle aspettative. Colpisce il centro il brand Malo, agevolato dalla scarsa concorrenza. Il brand internazionale, leader nel cashmere, quest’anno ha deciso di sfilare sulla passerella del “Pratibus District”: forte il contrasto degli splendidi outfit in total-white con l’intenso grigio strada dell’ex autorimessa Atac. Geniale!

 

Il sapore decisamente underground dell’ambiente esalta al massimo le delicatezze di una linea fresca, giovane e contemporaneamente di classe. Un plus per le borse di maglia. Non si può dire altrettanto per le altre due sfilate della giornata, che neanche il fascino della location ha potuto riscattare, e se per Edithmarcel si può sospendere il giudizio, non è possibile fare altrettanto per Martina Cella. Con una linea uomo/ donna per l’Autunno Inverno 19/20 Edithmarcel presenta uno stile metropolitano basato sostanzialmente su tre colori: bianco, rosso e nero. Indossatori alienati che sembrano portare il peso del mondo sul collo si avvicendano gobbi e con passo sostenuto sulla passerella senza pedana. Lunghi piumini/coperta e drappeggi improbabili per Martina Cella, che ha il merito di portare in passerella una bella palette di colori: viola, azzurri, bianchi e neri. L’uso studiato delle frange è la ciliegina sulla torta. Dal cilindro di Show-Case, il progetto ideato da ICE Agenzia ed Altaroma, escono fuori, come di consueto, numerose proposte interessanti: tante idee, tanta sperimentazione, tanta artigianalità. Intriganti, le borsette Maissa: ornamenti funzionali tra il gioiello e l’accessorio, realizzate con stampanti 3D. Linee pulite, tagli decisi e colori basici: burro, rosso e nero. È giocata su pochi colori anche la palette di Lucilla Paci, architetto e designer di moda, che gioca con le superfici morbide e lisce della pelle dalle quali fa emergere figure regolari e tridimensionali con suggestivi giochi di luce. La tiratura è limitata e la produzione rigorosamente Made in Italy.

Femminile e ricca di contaminazioni la collezione A-LAB Milano di Alessandro Biasi: tessuti tecnici, gommati ed ecologici si alternato a ciniglie con stampe retrò. Divertente e al tempo stesso raffinata la linea di Yojiro Kake, designer laureato al Polimoda: tessuti in nylon e cotone per una collezione femminile e a metà tra Oriente ed Occidente. Delicata e di pregio la collezione Roi du Lac che il designer italo scozzese Marco Kinloch, ha dedicato all’India: tartan e motivi floreali si sovrappongono con naturalezza su long-dress di seta dal taglio pulito e lineare.

Domani venerdì 25, gli appuntamenti più attesi sono senza dubbio la sfilata di Federica Tosi, quella di Morfosis e quella di Giada Curti. Sabato 26 da non perdere le sfilate dell’ Accademia di Costume e Moda, di Asciari e di Sabrina Persechino e le performance di Sylvio Giardina e Italo Marseglia.Domenica imperdibile Nino Lettieri ma soprattutto Gattinoni.