Roma
Altro che Isis, i ladri di rame lasciano al buio il Raccordo
L'ennesimo furto di cavi di rame lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma ha causato il grave danneggiamento di una cabina elettrica e il conseguente spegnimento dell’illuminazione delle gallerie 'Veio 1' e 'Veio 2', tra gli svincoli Cassia Bis (n. 5) e Ospedale Sant’Andrea (n. 4), in entrambe le carreggiate. Anas ha già richiesto l’intervento di una ditta specializzata per ripristinare nel più breve tempo possibile il funzionamento degli impianti.
Gli interventi, per i quali è stimata una spesa di circa 70mila euro, saranno conclusi presumibilmente in due settimane. Il grave atto ai danni di Anas e della collettività segue purtroppo altri numerosi casi analoghi di furti e atti vandalici, sempre diretti verso cavi elettrici e impianti da parte di ignoti, che hanno compromesso il regolare funzionamento degli impianti di illuminazione tanto lungo l’autostrada Roma-Fiumicino quanto sul Grande Raccordo Anulare di Roma.
Per ripristinare il funzionamento degli impianti attualmente fuori uso ed evitare definitivamente il ripetersi di simili episodi, Anas ha già avviato le procedure di appalto per l’affidamento di un intervento per un investimento complessivo di 15 milioni di euro. I lavori, in particolare, il ripristino delle linee elettriche con tecnologie di ultima generazione ed il loro interramento per circa 1,5 metri con condotte cementificate. Saranno attivati sistemi 'antifurto' ed impiegate cabine elettriche antieffrazione con sistemi antintrusione e sorveglianza. Saranno inoltre sostituiti gli attuali apparecchi con LED di ultima generazione sull’intero GRA (con un risparmio energetico del 35%) e tramite un sistema di telecontrollo potrà essere regolato il flusso luminoso di ciascun singolo corpo illuminante a LED in funzione delle condizioni ambientali, così come previsto dalle leggi sull`inquinamento luminoso. Le procedure di gara sono in corso di completamento e la consegna dei lavori potrà avvenire, nei termini previsti dalla normativa, entro dicembre con obblighi contrattuali, data l’urgenza, che prevedono turni di lavorazione sulle 24 ore, per 7 giorni la settimana.