Roma

Ama “flambé”, mezzo in fiamme a Tor Tre Teste. Appello dei sindacati al Comune

La Fit-Cisl rilancia il "patto per il decoro" tra lavoratori Ama e Campidoglio

Ama "flambé", mezzo in fiamme a Tor Tre Teste. Secondo episodio dallo scorso 23 marzo, i sindacati lanciano l'appello al Campidoglio per un "patto per il decoro".

 

Ama "decapitata", il segretario generale della Fit-Cisl di Roma e Lazio, Marino Masucci, avverte: "non ci stanchiamo di ribadire che il Cda dell’azienda va al più presto rinnovato: una realtà industriale ‘senza testa’ non solo non può gestire le emergenze che si profilano all’orizzonte, ma non è nemmeno in grado di far fronte all’ordinaria amministrazione”.

Il secondo incendio in poco tempo che inevitabilmente allarma i lavoratori, che, denunciano, si trovano " in un contesto già critico, che vede il 60% dei mezzi in dotazione all’azienda inutilizzabile, per vetustà o per carenza manutentiva. Quanto a lungo può essere sostenibile una situazione del genere?”.

“Abbiamo più volte ribadito – prosegue il sindacalista - l’urgenza di un ‘patto per il decoro’ di Roma, che non possiamo portare avanti in assenza di interlocutori aziendali: sindacato, Ama e Campidoglio devono restituire alla città un progetto degno della Capitale d’Italia, che contenga risposte concrete alla condizione di degrado in cui versano oggi le strade. I cittadini, i pendolari, i turisti e i lavoratori e le loro famiglie non meritano di continuare far fronte a una situazione intollerabile”.