Roma

Ama, i sindacati: "Roma sporca, personale dirottato su raccolta differenziata"

"A Roma un personale sempre più ridotto deve operare in un perimetro ben maggiore del resto del Paese, con mezzi logori e in numero disponibile ancora non sufficiente. Ogni singolo operatore di Ama serve una superficie di intervento quasi doppia rispetto a quella di mercato, il 90% in più. Inoltre, negli ultimi due anni, una frettolosa sperimentazione e implementazione della raccolta differenziata ha modificato significativamente l'organizzazione del lavoro".

Così i sindacati Fp Cgil, Cisl Fit, Uil Trasporti e Fiadel in una dichiarazione congiunta distribuita in piazza del Campidoglio nel corso del sit-in dei lavoratori Ama. "Il contingente complessivo del personale Ama subisce ogni anno una sensibile riduzione (solo tra il 2013 e il 2014 più di 100 unità perse, trend confermato anche quest'anno) - si legge ancora - Inoltre, fino al 2013 la raccolta era effettuata principalmente dagli autisti, poco più di 1000 unità e il resto della forza lavoro, di 4600 operai di zona, era destinata alle altre attività, compresi i servizi di pulizia, lo spazzamento e il servizio base e solo in misura minima, non più di 600 unità, ai vari servizi di raccolta differenziata preesistente. Se già nel 2014 il contingente destinato ai servizi di pulizia e spazzamento era stato ridimensionato, riducendosi a più di 2100 unità, oggi, con gli ulteriori avanzamenti nella differenziata, questo numero si è ulteriormente ridotto, raggiungendo al 30 luglio del 2015 quota 1600 unità. Per investire nella differenziata, quindi, - concludono - si è distratto il personale dal resto dei servizi -quasi 1800 lavoratori- mentre il numero complessivo scendeva: oggi più di 2400 operai di zona si occupano di raccolta contro gli appena 600 di due anni fa, di questi quasi 2000 impiegati nel porta porta e i restanti negli altri servizi di raccolta, su un contingente ridotto a meno di 4500".