Roma

Ama, mazzette su cimiteri e appalti: 14 indagati. Raggi promette la linea dura

Auto e gioielli in cambio di favori alle ditte

Corruzione, truffa, falso ed abuso d’ufficio. Sono queste le ipotesi di reato formulate dai magistrati nei confronti di due dirigenti e due funzionari dell’Ama più dieci imprenditori della Capitale per un giro di tangenti legati all'affidamento diretti di lavori per servizi cimiteriali e di opere di manutenzione ordinaria edile.

 

Sono scattate mercoledì le perquisizioni della Guardia di Finanza. Gli investigatori stanno lavorando per ricostruire con esattezza l’elenco delle tangenti e gli accordi intercorsi, di volta in volta, fra pubblici ufficiali e imprenditori.

Dal decreto di perquisizione notificato ai difensori emerge che il dirigente del servizio di gestione del patrimonio Ama, Dario Bonanni, il responsabile dei cimiteri capitolini, Fabrizio Grilli, e i due funzionari, Roberto Palumbo e Roberto Panei, avrebbero favorito alcune ditte private nell’esecuzione di una serie di lavori a partire dal 2016 fino ad oggi. Bonanni e Grilli avrebbero infatti ottenuto tangenti e promesse di una serie di vantaggi dai titolari delle ditte.

In un caso, d'accordo con Bonanni, i vertici della Suprema Appalti e della Geoeco, avevano trovato il modo per fatturare in modo eccessivo i lavori di manutenzione riguardanti le opere edili, le opere stradali e le infrastrutture a rete presso i cimiteri capitolini. In un altro caso, Grilli avrebbe ricevuto una tangente per l’esecuzione di lavori metallurgici in un appartamento di sua pertinenza in cambio di un trattamento di favore riservato alla Suprema Appalti.

I benefit erano vari: dall’utilizzo di un'autovettura alla riparazione di un'altra concessa a Bonanni dalla servizievole Suprema Appalti, oppure la promessa, fatta da un imprenditore, di offrire un anello a Bonanni e di aiutarlo a trasferire i suoi soldi in Russia.

“Non faremo sconti a nessuno. Le notizie sull'inchiesta della magistratura che indaga per reati gravissimi dirigenti e funzionari di Ama, la municipalizzata dei rifiuti di Roma, sono sconcertanti. Come sindaco assicuro ai cittadini che daremo agli inquirenti tutto il supporto necessario affinché si faccia luce su questa vicenda", così in una nota Virginia Raggi in merito alla vicenda. “Nel frattempo - aggiunge - chiederò ai vertici di Ama di vigilare maggiormente sull'azienda per stanare eventuali illeciti e comportamenti non in linea con i principi di legalità e buona amministrazione. Questo episodio conferma che in azienda i vecchi dirigenti sono ancora molto potenti e non hanno interesse a innovare e sanare quello che non va. Il presidente di Ama Bagnacani sta procedendo al cambio dei dirigenti. Avverrà entro e non oltre febbraio. Su questo mi auguro che non ci siano ritardi. Roma non può più attendere".