Roma

Ama meglio di Atac, Zaghis un genio: la soluzione ai rifiuti dai dipendenti

Ama alle prese con la stesura del Piano Industriale, la trovata dell'ad Zaghis: chiedere aiuto e consigli ai dipendenti dell'azienda

di Fabio Carosi

Stavolta l'Ama supera l'Atac. Se gli esperti di trasporto organizzano il casting surreale per il musical dei dipendenti, gli esperti di rifiuti di Roma inventano il “piano industriale partecipato”: un sondaggio per chiedere a tutti i 7500 dipendenti cosa ne pensano dell'azienda e come vorrebbero che lavorasse per togliere dalla città i rifiuti.

 

Così il nuovo Ad ha spedito una montagna di carta (speriamo sia carta riciclata) tagliata in piccole ma significative letterine, una per ciascun dipendente, con uno specialissimo sondaggio pre-natalizio che viene enfaticamente definito “ascolto ampio”, una sorta di megacassonetto nel quale ogni operatori ecologico, capozona, funzionario (e forse anche dirigente) nel quale potrà inserire – o gettare – tutti i progetti di efficientamento e spiegare come conseguire “gli obiettivi di business”.

Una vera rivoluzione democratica e partecipata alla quale manca solo un'app che permetta a chi lavora in strada di collegarsi ad un server per inserire i progetti rivoluzionari. Ma Ama che ne sa una più del diavolo, il problema l'ha risolto ancora prima delle sterili polemiche giornalistiche. Il settimo Ad dell'era Raggi, l'illuminato Stefano Zaghis, consentirà ad ogni operatore ecologico “non collegato” di poter utilizzare i computer degli impianti aziendali per “depositare” preziosi consigli.

E Zaghis la sa lunga. Per spiegare come si applica la democrazia partecipata ha citato Bill Gates, affermando: “Del resto anche Steve Jobs ha lavorato alla Atari”. Se per caso l'Ama dovesse seguire le sorti della prima Atari, spenta la luce è stata acquistata dai concorrenti. E se invece di un sondaggio, quella di Zaghis fosse una nera previsione sul futuro di Ama? L'altra interpretazione potrebbe essere di natura personale: Zaghis come Bill Gates, d'altronde il mondo ha sempre bisogno di geni. Roma di geni della spazzatura. Anche Windows ha il suo cestino.