Roma

Ambulanti, la Comunità ebraica: no ai bandi. Dureghello: "Salvare il lavoro"

"Sono presi dalla disperazione e pronti a gesti estremi", scrive su Twitter la numero uno degli ebrei romani

"Siamo vicini agli ambulanti romani che stanno protestando in queste ore contro la decisione della Giunta Raggi di toglierli il lavoro", passando ai bandi. Lo scrive su twitter Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma. 

"Alcuni sono pronti a gesti estremi - aggiunge Dureghello -  presi dalla disperazione. La dignità di chi lavora va tutelata e non può essere utilizzata a fini elettorali". Come previsto l'atmosfera si surriscalda sulla questione ambulanti.

Sulla quale la giunta Raggi ha reso noto di aver cambiato idea e di voler assegnare le licenze a bando, dopo aver chiesto un parere al Garante per la concorrenza. Quest'ultimo ha ricordato come, seppure le norme continuino a rimandare l'entrata in vigore della direttiva Bolkestein (nello specifico la proroga fino al 2032 di tutte le licenze del commercio su area pubblica è stata decisa a novembre dal governo Conte con il decreto cosiddetto Rilancio), quest'ultima sia gerarchicamente superiore e dunque debba essere direttamente applicata al posto di leggi nazionali per ciò stesso illegittime. Da quel momento è esplosa la rabbia delle categorie interessate, che stanno manifestando in via dei Cerchi. E la Comunità ebraica non è indifferente al tema, poiché diversi ambulanti (specie i cosiddetti urtisti, che già entrarono in guerra contro l'ex sindaco Ignazio Marino quando questi volle "cacciarli" dalla zona del Colosseo e dei Fori) sono appunto di religione ebraica.