Roma
Ambulanze senza barelle? Regione Lazio noleggia altre 14 ambulanze per il 118
Di fronte ai pronto soccorso in piena emergenza con le barelle bloccate nei corridoi, Ares 118 noleggia altri mezzi “come fosse monopattini”
Galeotto fu il mese di agosto. Tra un bagno e l'altro la Regione Lazio di Nicola Zingaretti torva il tempo per l'ennesimo acquisto incredibile: il 5 agosto l'Agenzia Ares 118 delibera il noleggio di 14 ambulanze usate e 4 auto per rispondere all'emergenza ambulanze, bloccate nei pronto soccorso, perché senza barelle.
La “motivazione” con cui l'Agenzia Ares 118 dà il via libera al noleggio è sempre la stessa: “Emergenza Covid” ma come si legge nella delibera, già il 25 luglio scorso Ares aveva chiesto ai fornitori “la disponibilità a prestare per 30 giorni un servizio di supporto alle ambulanze bloccate ai Pronto Soccorso per la ripresa delle attività” ma pare che non siano state sufficienti. E così qualche giorno dopo l'appaltone da 473 mila 848 euro per un noleggio a 6 mesi di mezzi di soccorso immatricolati tra il 2015 e il 2017, fatta eccezione per un'ambulanza Ducato immatricolata quest'anno.
Alla flotta in prestito a caro prezzo, vanno aggiunte 4 automobili che l'Ares fornirà all'Uscar al costo di 1200 euro al mese. Tutti i noleggi, ovviamente, sono prorogabili.
Ambulanze senza barelle, Santori: "E' una risposta ridicola al caos"
A denunciare il noleggio “selvaggio” delle ambulanze è il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Santori: “Ares 118 prende in affitto le ambulanze come fossero monopattini, un’altra vergogna targata Zingaretti che si consuma grazie alla delibera 786 dello scorso 5 agosto, un provvedimento che costa ai cittadini ben 473.848 euro per 14 ambulanze e 4 auto. Un’altra puntata della telenovela dell’incapacità in cui langue da anni la sanità laziale, un gioco al massacro del diritto alla salute dei cittadini nell’umiliazione del personale medico e paramedico, fra le strutture edili, macchinari, impianti e strumenti che cadono a pezzi, tutto condito dalla disorganizzazione che regna sovrana nei pronto soccorso e nei reparti”.
Ambulanze senza barelle, Santori: "Le carte alla Corte dei conti
Conclude Santori: “Se questa vuole essere la risposta alla carenza di mezzi di soccorso che arrivano dopo ore di attesa o non arrivano per niente, bene: non solo è tardiva, ma anche ridicola. Invece di risolvere i problemi e realizzare un piano serio per la Sanità, si stende una toppa che non serve a nulla accettando oltretutto mezzi vecchi, immatricolati anche nel 2015 . Le ambulanze sono ferme non tanto per la recrudescenza del Covid e i relativi tempi di sanificazione, come recita la circolare, ma perché i pazienti delle diverse patologie continuano a languire nei corridoi o sulle barelle delle ambulanze che non possono ripartire. Proporremo il caso al vaglio della Corte dei Conti”.