Roma
Amianto, un finanziere malato di asbestosi dona il suo corpo alla ricerca
Ora che la battaglia legale di Antonio Dal Cin è vinta, il finanziere ha deciso di compiere un altro passo in favore di chi come lui è malato per l'amianto
Il finanziare Antonio Dal Cin, malato di asbestosi a causa dell'amianto respirato sui luoghi di lavoro ha deciso di donare il suo corpo alla scienza, “per il bene dell'umanità e per la ricerca”. Una decisione maturata nella sua battaglia contro la malattia e contro l'amianto.
Il finanziere Dal Cin infatti, avrebbe voluto donare il sangue o i suoi organi, in caso di morte, ma a causa delle sua malattia gli è impossibile. E allora ha deciso di aiutare così le altre persone affette dal suo stesso male, male che spesso evolve in tumori polmonari come il mesotelioma pleurico, e che nella maggior parte dei casi purtroppo lascia poco scampo.
“Le mie condizioni - spiega Antonio - non mi impediscono di donare il mio corpo alla scienza, alla ricerca della cura della patologia da amianto con conseguente accesso della mia alla mia documentazione clinica. In vita mi rendo disponibile al fine di esperire attività di ricerca e sperimentazioni anche attraverso cure farmacologiche sperimentali”. Per concretizzare il suo intento, il militare depositerà presso un notaio il suo testamento biologico. Il militare di Sabaudia sa bene che questa sua decisione avrà un impatto sulla sua famiglia, ma sa che i suoi familiari capiranno: “Sono sicuro - scrive - che mia moglie e i miei figli oggi minorenni comprenderanno il mio gesto, fatto nome del bene sacro della vita”.
La storia di Antonio Dal Cin
Antonio Dal Cin ha cominciato il suo servizio nella Guardia di Finanza in un'epoca in cui ancora non si prestava attenzione alla tossicità dell'amianto. Come altri suoi colleghi ha vissuto in caserme e dormitori con parti architettoniche in amianto, inconsapevole del veleno che respirava. Nel corso degli anni ha visto ammalarsi e morire molti suoi colleghi. Finché intorno ai 40 anni, la malattia ha colpito anche lui. A causa della sua asbestosi, gli è stata riconosciuta un'invalidità del 50%.
Da qui è partita una lunga battaglia giudiziaria, per ottenere un risarcimento. Battaglia durante la quale è stato assistito dall'avvocato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto (Ona). Dopo anni di battaglie legali, il militare è riuscito a frsi riconoscere lo status di vittima dell'amianto e soprattutto di vittima del dovere. Il Ministero della Difesa è stato condannato a risarcire Antonio Dal Cin.