Amianto, Vigili del Fuoco senza tutele: alleanza Ona e Usb. “Via al tavolo”
Esperti a confronto martedì 6 dicembre all'Istituto Superiore Antincendi
Nessuna mascherina protettiva, né procedure che prevedano la tutela e il controllo della salute. Il dramma del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia negli ultimi ha mesi ha scoperchiato le criticità che, da sempre, caratterizzano il lavoro dei vigili del fuoco. Soccorritori senza sufficienti tutele e a rischio di esposizione all'amianto e a tutti gli altri cancerogeni.
L'Osservatorio Nazionale Amianto e l'Usb dei Vigili del Fuoco propongono un momento di confronto e discussione con esperti, studiosi, istituzioni, lavoratori e annunciano una campagna congiunta di sensibilizzazione.
L'appuntamento è per martedì 6 dicembre a partire dalle ore 15 con il convegno “Angeli del soccorso. Vigili del Fuoco a rischio esposizione”, presso l'Istituto Superiore Antincendi di via del Commercio 13 a Roma. All'incontro prenderanno parte anche il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Gioacchino Giomi e l'onorevole Giampiero Bocci, Sottosegretario di Stato con delega ai Vigili del Fuoco.
Mancanza di procedure in grado di prevenire il rischio, assenza di screaning medico e psicologico post intervento per chi quotidianamente guarda in faccia la morte, totale mancanza di tutele previdenziali. Il mestiere del vigili del fuoco, paradossalmente, non è considerato un lavoro usurante né una categoria a rischio.
I temi sul tavolo del confronto sono parecchi ma, dopo aver lanciato l'iniziativa, un primo risultato è stata già ottenuto: l'ingegner Gioacchino Giomi infatti, ha appena avviato una campagna epidemiologica sul rischio amianto, che coinvolgerà inizialmente un campione di lavoratori che sono intervenuti nell'area del sisma dal 24 al 27 agosto. E' un primo passo ma non è ancora sufficiente, secondo il presidente dell'Ona, l'avvocato Ezio Bonanni e i rappresentanti dell'Usb.