Roma

Amministrative 2018, centrodx spaccato, M5S confuso. I comuni della discordia

Il centrodestra si sfalda in 2 comuni chiave. A Pomezia M5S contro l'ex grillino

Pomezia, Velletri, Fiumicino, Anzio, Santa Marinella: sono 47 i comuni del Lazio che si preparano per la chiamata alle urne del 10 giugno.

Mentre al Colle fervono le consultazioni e gli accordi tra Lega e M5S stentano ad andare in porto, a livello locale le amministrative 2018 scombinano ancora di più le carte in tavola.

I giochi politici nei comuni del Lazio rispondono a regole proprie. C'è chi viene lasciato in disparte e fonda una propria lista civica, come il sindaco uscente pentastellato di Pomezia, Fabio Fucci, abbandonato dai 5 Stelle perché non vuole rispettare la regola dei 2 mandati; e chi ritrova l'unità di tutto lo schieramento, come Pietro Matarese, detto “il generale”.

A Velletri, Fiumicino e Santa Marinella il centrodestra è spaccato e non sono le scelte nazionali a pesare sul piatto della bilancia. Gli accordi per il nuovo governo arrivano all'ultimo minuto, quando a livello locale le alleanze già sono state siglate da settimane. Se le presentazioni delle liste sono scadute sabato 19 maggio, infatti, tutto era già stato deciso prima.

Pomezia

Con quasi 60mila abitanti, Pomezia è una conquista importante per chi vincerà la poltrona di sindaco. Qui non è il centrodestra a dividersi, ma il M5S. Il sindaco uscente Fucci combatte col suo ex movimento, che ha concentrato la campagna elettorale proprio contro di lui. Se fino a qualche settimana fa erano gli stessi vertici 5 Stelle a fare i complimenti al primo cittadino per il lavoro svolto negli ultimi 5 anni, ora è guerra con il candidato “ufficiale”, Adriano Zuccalà. Gli altri schieramenti nuotano in acque molto più tranquille: Stefano Mengozzi ha unito intorno a sé il centrosinistra, Pietro Matarese il centrodestra. Viaggiano da soli il candidato di CasaPound Roberto Camerota e Antonio Aquino della lista Progetto Comune Pomezia.

Velletri

A Velletri sono 7 i candidati sindaco e 27 le liste presentate. Il centrodestra, infranto, vede da un lato Forza Italia e liste civiche sostenere l'avvocato Alessandro Priori, consigliere comunale uscente; dall'altro il medico Giorgio Greci ha trovato l'appoggio di Fratelli d'Italia, Lega, Noi per l'Italia, Cuori Italiani e Partito Repubblicano.

La sfida continua con il M5S di Paolo Trenta, con Paolo Felci di CasaPound e due liste civiche per Stefano Pennacchi da un lato e Augusto Di Lazzaro dall'altro.

Il sindaco uscente Fausto Servadio, quota Pd, non può infatti essere eletto avendo già ultimato due mandati, ma appoggia il compagno di partito Orlando Pocci, assessore comunale, che viaggia in squadra con LeU e tre liste civiche.

Anzio

Sfida all'ultimo voto anche ad Anzio, dove i candidati sindaco sono addirittura 9. Spaccati sia il centrosinistra che il centrodestra, che però gode del vantaggio di una candidata ex assessore, Roberta Cafà, uscita da Forza Italia e sostenuta da 4 liste. Un altro volto noto di Anzio è quello di Candido De Angelis, sindaco dal 1999 al 2008, che ha sette liste alle sue spalle. Il M5S schiera invece Rita Pollastrini, forte dei risultati raggiunti sul territorio alle politiche dai pentastellati.

Per il centrosinistra arrivano il giornalista Giovanni del Giaccio, quota Pd; per Rifondazione il professore Umberto Spallotta; Sinistra Italia e LeU sostengono invece Luca Brignone.

Manuela D’Alterio per Casapound, Roberto Palomba sostenuto da due liste civiche e Raffele Madonna, una lista civica, completano il quadro.