Roma

Amore violento, botte e maltrattamenti su 3 donne: una finisce in ospedale

Tre casi di maltrattamenti su donne: una delle vittime colpita dall'ex al volto e al torace

Minacce, stalking e botte. Amore e violenza, ancora maltrattamente su donne: 3 casi diversi scoperti dalla Polizia di Stato. Una delle vittime ricoverata in ospedale dopo l'ennesima lite con l'ex.

 

I tre casi diversi hanno portato gli agenti ad un arresto ed a due divieti di avvicinamento per i rispettivi uomini, ritenuti responsabili delle violenza.  Nel primo caso, gli investigatori del commissariato Villa Glori hanno raccolta una segnalazione è giunta dal pronto soccorso dell’ospedale S. Spirito, dove si era presentata una donna con un trauma cranico e numerose contusioni al volto ed al torace. I poliziotti del commissariato si sono recati subito sul posto e, una volta guadagnata la fiducia della vittima, hanno scoperto che a ridurla in quelle condizioni era stato il suo ex che, nel corso dell’ennesima lite dovuta alla separazione, l’aveva colpita con ripetuti pugni al volto ed al torace. Durante la denuncia, inoltre, sono emersi numerosi altri episodi simili, all'ordine del giorno per anni. Effettuati i dovuti riscontri, gli agenti hanno quindi richiesto la misura cautelare del divieto di avvicinamento, indagando l’uomo per atti persecutori. Nonostante ciò, l’uomo si era avvicinato più volte sul posto di lavoro e nei luoghi frequentati dalla vittima. È così stata richiesto un aggravio della misura cautelare, ottenendo la misura degli arresti domiciliari, eseguita lo scorso 8 marzo.
 

Degli altri due casi di stalking, invece, si sono occupati gli agenti del commissariato Fiumicino. A rivolgersi ai poliziotti del commissariato una donna vittima dei comportamente aggressivi del compagno, spesso generati da futili motivi, che in seguito alle prove e testimonianze raccolte ha ottenuto il divieto di avvicinamento del proprio aguzzino, nonché il divieto di dimora nel comune di Fiumicino.

Nell’ultimo caso, invece, dopo ripetuti pedinamenti ed appostamenti dell’uomo sotto l’abitazione dell’ex coniuge, e dopo gli innumerevoli messaggi telefonici inviati, l’autorità giudiziaria ha disposto il divieto di avvicinamento e del divieto di comunicazione mediante qualsiasi mezzo telefonico/telematico.