Roma

Anche i giovani del Pd accusano: partito ostaggio dei capibastone

“Il Partito Democratico è diventato un comitato elettorale ma privo di una politica”. E' Guido Staffieri, segretario dei giovani democratici di Roma a lanciare il grido d'allarme ad un partito che viene accusato di non aver saputo creare una nuova classe dirigente. “Occorre rimettere in piedi un partito che da quando Nicola Zingaretti è impegnato in Regione ha perso la capacità di darsi una politica degna di questo nome. Il Pd romano è un primarificio in mano a correnti e capibastone che pensano solo alla propria ricollocazione mentre tutto va a sfacelo”.
“Se le dimissioni del sindaco ci appaiono inevitabili perché non più credibile sul piano della legalità e Pd e Sel hanno fatto bene a fare un passo indietro, tutta la classe dirigente poteva invece fare molto di più. Ma inutile piangere dei propri errori, occorre mettere al centro gli iscritti e ripartire da tre concetti chiave: cultura, innovazione sociale e mobilità. Occorre ribaltare lo slogan delle ultime elezioni, quel “non è politica è Roma” che ha rappresentato quanto di più sbagliato e lontano da quello che è il Pd: e Roma lo chiede, c'è bisogno di politica”.