Annullate bollette pazze da 10mila euro. Acea sbaglia i conti e viene condannata
Le bollette accumulate avevano raggiunto la somma stellare di 10mila euro: una serie di fatturazioni per il consumo di energia dovute a rilevazioni in stima effettuate dal gestore nel corso del tempo e molto diverse dal reale consumo.
Un cittadino romano non si è arreso a pagare, si è rivolto al Movimento Difesa del Cittadino, ha fatto ricorso e ha vinto la causa. Il Tribunale di Roma ha condannato Acea all'annullamento delle bollette e al risarcimento dell'utente.
Il cittadino aveva più volte reclamato inoltrando per diversi mesi l’autolettura mensile dei consumi. Dati presi in considerazione da ACEA solo in corso di causa e comunque con un ricalcolo che evidentemente non era ancora corretto, presentando residuo di consumi in più.
Alla luce di tutti questi elementi il Giudice ha accolto il ricorso del cittadino e del suo difensore, l’avvocato Alessia Zittignani di MDC, procedendo alla cancellazione delle maxibollette e costringendo ACEA alla liquidazione in favore dell’utente di 160,00 euro per non aver risposto nei termini indicati dall'AEEG ai reclami inoltrati, oltre che al pagamento delle spese legali sostenute.
“Questo caso, come tantissimi altri, dimostrano che i cittadini hanno pieno diritto di contestazione in caso di fatturazioni errate da parte dei Gestori”, ha spiegato l'avvocato Alessia Zittignani. “Proprio per questo invitiamo sempre a segnalarci casi di abusi e problematiche con gli erogatori dei cosiddetti “servizi essenziali” contattandoci agli sportelli MDC di Roma Centro e di Roma Est per avere consulto e assistenza”.