Anzaldi: "Problema non è Termini ma controllare 2mila stazioni"
Impossibile controllo capillare degli arrivi
"Quello che oggi attesta il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, sull'insostenibilità di effettuare controlli alla stazione Termini con i metal detector è giusto ma anche meno drammatico di quello che non più tardi di ieri ha riferito in audizione alla Camera,in Commissione Trasporti, l'mministratore delegato del Gruppo FS, Renato Mazzoncini. Il problema non è tanto l'ingresso, quanto gli arrivi, poiché in Italia Fs gestisce 2200 stazioni e controllarle tutte è impossibile”. Così il deputato del Pd, Michele Anzaldi, componente della Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
“Mazzoncini - ha continuato – proprio rispondendo ad una mia domanda su come garantire sicurezza alla stazione Termini anche alla luce di questa nuova ondata di attentati terroristici, ci ha detto che oltre alle barriere che sono state già predisposte dentro la stazione e che sono servite a ridurre di circa l'80 percento la microcriminalità, altro non si può fare. E questo perchè – ha concluso Anzaldi - Ferrovie ha 2200 stazioni da gestire in tutta Italia. Un controllo capillare è quindi impossibile, anche se riuscissimo a controllare il traffico in entrata non potremmo gestire quello in arrivo. A mio avviso, al di là di un necessario incremento dei controlli e delle presenze delle forze dell'ordine, bisognerebbe pensare ad un numero verde, che risponde anche in più lingue e che consenta alle persone che rilevano un pericolo o un sospetto, di segnalarlo nel giro di pochi istanti”.