Roma

Anzio, inferno parcheggiatori all'imbarco per Ponza

Anzio, la banchina degli aliscafi sotto stress parcheggiatori. Guai ad andare a piedi

Il caos parte alle 8 del mattino e finisce con l'ultimo aliscafo del tardo pomeriggio. Da Anzio per Ponza e viceversa l'estate sulla minuscola banchina del porto anziate è un inferno di auto, taxi, noleggi con conducente e, soprattutto, parcheggiatori autorizzati che invadono l'unica strada di accesso alla banchina Vetor e alla banchina dove ormeggiano i due giganti da 40 e 60 metri di Laziomar.
Ormai storico servizio a cui affidare l'auto in arrivo al porto, quello dei parcheggiatori sta diventando la croce dei residenti e di coloro che scendono e salgono dalle navi di collegamenti rigorosamente a piedi. Non c'è partenza o arrivo di una nave che non veda la "flotta" di 10-15 ragazzi riconoscibili dalla maglietta che si gettano sulle auto in arrivo, proponendo il servizio di "car valet" a prezzi che arrivano a 10 euro al giorno.
Solo che da "servizio" si sono trasformati in occupanti e la somma dei parcheggiatori, più i taxi e gli Ncc in un'area del porto dove non c'è alcuna regolamentazione e dove la Polizia Locale è invisibile, trasforma gli arrivi e le partenze in momenti di straordinario caos.
E se dal lunedì al giovedì, tutto sommato la situazione è gestibile, dal venerdì sino alla domenica sera, la banchina diventa un inferno. Guai ad andare a piedi.