Roma
Anzio, un mare di cemento. Allarme Legambiente: “Troppe criticità ambientali”
Troppo cemento in città, no al nuovo porto. Legambiente: “Terremo alta l’attenzione ad Anzio per difendere l’ambiente”
Un mare di cemento ad Anzio, allarme di Legambiente Lazio: “Terremo alta l’attenzione ad Anzio per difendere l’ambiente. No al nuovo porto, va migliorato e messo in sicurezza quello già esistente”.
L’equipaggio di Legambiente a bordo di Goletta Verde, la nave che monitora la qualità nei nostri mari, nel lasciare il porto di Anzio, lancia un monito: “Sono tante le criticità ambientali che purtroppo attanagliano questa cittadina – commentano Anna Tomassetti, presidente del circolo “Le Rondini” di Anzio, e Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio - a partire dalla sua eccessiva cementificazione, e il rischio di ulteriore edificazione nelle ultime poche aree verdi rimaste. Terremo alta l’attenzione sulla zona della Vignarola che ha rischiato di subire l’ennesima speculazione edilizia, rischio che vogliamo sia scongiurato definitivamente: quello della lottizzazione sui settanta ettari di terreno che sorge davanti alla riserva naturale regionale di Tor Caldara, uno scrigno di biodiversità che va preservato e non devastato. Così come vogliamo veder chiuso ogni discorso di nuovi porti ad Anzio, progetti che non servono a nessuno e che avverseremo sempre, visto l’impatto erosivo che avrebbero nuove colate di cemento in mare. Il porto di Anzio va migliorato, ammodernato e messo in sicurezza, non serve nessun nuovo porto”.
Occhi di Legambiente puntati anche sulla spiaggia di Lido dei Pini dove un bando emanato lo scorso giugno dal Comune, ne prevede l’affidamento a privati, su una tratta di 1500 metri di litorale con una duna da tutelare e determinante per non far sparire l’ultimo tratto libero dal cemento della costa locale. “Qualsiasi progetto di gestione della spiaggia di Lido dei Pini, se fatto male o realizzato per soddisfare le esigenze di qualche privato, può essere devastante. Va, prima di tutto, rispettato l’ambiente e i vincoli Natura 2000 che insistono sull’area”, concludono Anna Tomassetti e Roberto Scacchi.
L’incontro, nel corso del quale sono stati affrontati questi temi, si è svolto proprio a bordo della Goletta Verde ormeggiata in porto ad Anzio, alla presenza, tra gli altri, di Danilo Fontana, vicesindaco con delega alle Politiche Ambientali del Comune di Anzio, Enrica Naddeo, comandante della Capitaneria di Porto di Anzio, Davide Sabbadin, portavoce di Goletta Verde, e i volontari del circolo Legambiente di Anzio e degli altri circoli territoriali.
Nel pomeriggio della stessa giornata, proprio sulla spiaggia di Lido dei Pini, l’equipaggio di Goletta Verde, insieme a tutti i volontari di Legambiente e ai tanti dei bagnanti presenti, hanno dato vita al “trash mob” per chiedere l’abbandono delle plastiche monouso.