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Roma
App Immuni: in Regione Lazio è guerra tra M5S e Zingaretti: “Cosa ha fatto”
(fonte Lapresse)

Coronavirus, sull'app Immuni traballa l'accordo tra M5S e Pd alla Regione Lazio. Con un'interrogazione al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Gruppo regionale M5S apre le ostilità anche se nel mirino sembra esserci più l'assessore D'Amato che lo stesso presidente".

“La Giunta spieghi quali atti abbia adottato da giugno in poi per sostenere, dal punto di vista procedurale, il sistema di tracciamento tramite ‘Immuni’, se siano state dettate linee idonee al personale sanitario, cosa è stato fatto per potenziare le squadre di intervistatori, e se, alla luce degli ultimi eventi, si è data necessaria comunicazione sempre al personale sanitario degli obblighi derivanti dal DPCM del 18 ottobre”.

Questo, in sintesi, il contenuto di un’interrogazione del M5S rivolta al presidente della Regione Lazio, Zingaretti e all’Assessore alla Sanità, D’Amato, a prima firma del consigliere regionale 5stelle, Loreto Marcelli, vice presidente in Commissione Sanità alla Pisana. “Con il DPCM dello scorso 18 ottobre, che recita ‘al fine di rendere più efficace il contact tracing attraverso l’utilizzo dell’App Immuni, è fatto obbligo all’operatore sanitario del Dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale, accedendo al sistema centrale di Immuni, di caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività, si è inserita l’obbligatorietà da parte dell’operatore sanitario di caricare il codice chiave perché sono state molte le segnalazioni in cui gli operatori stessi lamentavano linee guida non chiare a livello regionale per le procedure da adempiere. – spiega Marcelli - Il sistema in cui immettere il codice chiave è il medesimo sistema statale della Tessera Sanitaria che già viene utilizzato su tutto il territorio nazionale”. “In questo momento in cui l’emergenza sanitaria covid19 mette di nuovo a dura prova il sistema sanitario e la tenuta dell’intero tessuto economico e sociale del nostro Paese, è fondamentale che ognuno faccia la propria parte per consentire la piena operatività di tutti gli strumenti disponibili, in primis l’app Immuni’ che, garantendo all’utente l’anonimato e senza raccogliere alcun dato sulla geolocalizzazione, può permettere di mappare, e quindi contenere, le possibili evoluzioni dei contagi. Garantire questo servizio non è solo un obbligo legato all’ottemperanza dei decreti nazionali ma è un obbligo morale, per la tutela della salute pubblica”, concludono i 5 stelle.

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