Appalti truccati: 9 arresti a Ladispoli. In manette il responsabile comunale
Alla gara aveva partecipato un unico imprenditore con diverse aziende fantoccio
Arrestate 9 persone tra cui il responsabile appalti del comune di Ladispoli accusati di aver truccato 5 gare relative alla realizzazione del nuovo campo da calcio.
Diverse società erano in gara per l'appalto dei lavori, ma il dipendente comunale sapeva che si trattava di aziende fantoccio, riconducibili a un unico imprenditore. L'uomo aveva creato società ad hoc intestate ai due figli poco più che maggiorenni, alla moglie e alla madre 80enne per vincere l'appalto sul campo da calcio di Ladispoli. Procedura permessa della complicità del responsabile dell'ufficio municipale.
Contestati quindi i reati di turbata libertà degli incanti, rilevazione del segreto d'ufficio e falso ideologico. Le indagini sono partite nel 2016 dopo la denuncia di irregolarità sulle procedure di aggiudicazione di 5 appalti a Ladispoli per una base d'asta di 2 milioni di euro.
Il dipendente comunale “infedele” ha nascosto i fatti illeciti occultando la documentazione relativa alla gara per il campo da calcio e fingendo che fosse stata perduta. La Guardia di Finanza è stata quindi costretta a cercare i documenti nel Comune di Ladispoli. L'imprenditore che aveva creato le società fittizie per essere l'unico partecipante della gara ha partecipato anche ad altre gare d'appalto indette da enti pubblici, che attualmente sono al vaglio degli inquirenti.
Se le indagini delle Fiamme Gialle confermassero sospetti, sarebbero 16 gli appalti truccati nel complesso, per una base d'asta di 4 milioni 200mila euro.
L'attività investigativa ha permesso di denunciare alla magistratura, oltre alle 9 persone tratte in arresto – 8 delle quali in carcere e una ai domiciliari - altri 3 imprenditori e un professionista sospettati di analoghi reati.